Ciao Nashley, noi di Exclusive ti ringraziamo per l’intervista e per il tempo che ci dedichi.
Vorrei partire da una domanda semplice ma mai banale, come stai?
Sto molto bene. Se mi avessi fatto questa domanda un anno fa sicuramente ti avrei risposto il contrario. Sono, assieme al mio team, molto contento felice per aver chiuso, nonostante tutto, l’album. Per fortuna la situazione Covid sta migliorando, purtroppo la situazione Russia-Ucraina mette un po’ ansia.
Io sono cresciuto credendo che ogni tipo di musica abbia il proprio tempio di culto, quello delle tue canzoni quale è?
Il mio tempio? La prima immagine che mi viene senza dubbio in mente è ascoltare le canzoni in treno con il vagone mezzo vuoto e di fuori la pioggia. Probabilmente tale immagine mi viene in mente perchè l’album l’ho scritto in quelle circostanze.
Fin dalla prima canzone dell’album si nota un Nashley più maturo, tale fatto da cosa nasce?
Sono cambiato. Per esigenza personale sono dovuto cambiare. Con il rap e con la trap sono nato, ancora adesso ascolto canzoni di questo tipo, ma mi sono trovato bene con questo genere. Ultimamente ho imparato a seguire di più la mia testa e non quello che gli altri mi dicono che dovrei fare.
Nella mitologia egizia Osiride era la divinità dell’aldilà, sei morto per risorgere in questo nuovo modo?
Esatto, sono morto (il Nashley di qualche anno fa) e sono rinato in questo nuovo modo che, nell’album, si noterà.
Sei nato come rapper, ma con l’ultimo album sicuramente qualcosa cambierà. Il tuo sound, secondo te, cosa è?
Lo chiamerei urban-pop o street-pop. Non lo chiamerei pop perché nelle mie canzoni cerco sempre di mettere parole taglienti. Si sente e si capisce da quale mondo vengo ma sono cambiato.
In “Giovane e Triste” dici di essere un “caso a parte”, ma nella società in cui viviamo, secondo te, è meglio “sporgersi nel vuoto” o seguire la massa?
Sicuramente è meglio sporgersi nel vuoto. La vita è una sola e se in essa non dai il tutto per tutto rischi di diventare standard. Penso che bisogna cercare sempre il brivido, anche se con rischi. Peccato io lo abbia capito tardi.
In “Rosa” parli di un amore vero/completo, non di quello puramente “sessuale”, ma per te che cos’è l’amore?
Domanda difficile. Per me l’amore è tante cose, potrei dirti che sia stare bene con una persona anche senza le cose materiali, non appunto nella canzone dico “dormiremo in macchina se non avremo i soldi per pagare le bollette o per andare a cena fuori”. L’amore è avere a fianco la persona che ti fa sopravvivere, essere felice ed avere una stabilità dell’anima.
Per te che cos’è la felicità? Come si potrebbe raggiungere?
Non saprei dirtelo, penso che sia tipo l’amore: avere un po’ tutto ed un po’ niente, è avere il giusto dalla vita. Penso comunque che sia il brivido a darti la felicità, perché nel male o nel bene ci fa stare compiaciuti e quindi felici.
Cosa ti aspetti dal 2022? Sarà il tuo anno?
I miei brani partono a rilento, quindi non sono facili da capire per il pubblico. Non sarà e non voglio che sia il mio anno, preferisco il decennio rispetto all’anno. Ci sono tanti che fanno bene un solo anno e poi spariscono, io voglio durare nel tempo facendo il mio.
Spiegaci il significato della copertina.
Penso che la cosa palese sia l’oro ed il primo piano sul mio occhio, fatto che voglio che faccia capire la cultura egizia. E’ figo usare l’oro per simboleggiare la leggenda e non la ricchezza, va contro il luogo comune dei rappers. Ho usato tutto non per ostentare soldi, come fanno diversi dei miei “colleghi”, ma per usare un significato profondo.
Grazie mille Nashley per il tempo che hai messo a nostra disposizione e per la bellissima chiacchierata. Per concludere ti chiedo di salutare chi vuoi ed alla prossima.
Saluto il mio team e tutti quelli che hanno collaborato a questo progetto. Ringrazio Exclusive Magazine ad alla prossima.
Intervista a cura di Perseo Gatti!