Innanzitutto volevo chiederti come stai e come sta andando con il tuo nuovo progetto “Cambio Rotta pt.1 – Mollare gli ormeggi”?
Io sto bene, grazie. Il progetto va, ormai gli ormeggi sono stati mollati e siamo in mare aperto. Il primo capitolo è pronto e mi auguro possa affascinare, in attesa dei successivi due che completano l’opera.
È ben visibile attraverso il titolo un richiamo al mare, nello specifico al viaggio in mare, mi piacerebbe chiederti in che modo nasce, e cosa rappresenta questo rimando?
Il realtà non c’è un vero e proprio “rimando studiato a tavolino”. “Cambio rotta” è il nuovo viaggio del precedente album solista “Galleon”, però in una nuova direzione. Da buon capitano mi piace immaginare che ogni album è un Galeone con dentro tanti pirati con i propri caratteri e il proprio stile, ma con la stessa meta.
Sappiamo che “Cambio Rotta pt.1” vuole descrivere, almeno in sintesi, la tua persona e le tue origini musicali, le successive parti della trilogia invece che direzione prenderanno?
La matrice è urban naturalmente ma negli anni ho maturato che nonostante la mia forte appartenenza al mondo hip hop custodivo anche altre sonorità, che mi piacevano e mi stimolavano. La musica, come la intendo io, è libertà di espressione. Può capitare che magari hai una tentazione verso un mood, poi ti viene un reef che non è proprio quello che avevi immaginato et voilà ti ritrovi in una produzione house. Lo dico con estrema allegria e coscienza.
“Respir”, pezzo di apertura del disco, si presenta come uno specchietto narrativo da cui nasce una riflessione inerente gli ultimi due anni, dove sono presenti molti nomi e citazioni, che significato hanno per te?
Un significato enorme. La mia vita in questi ultimi due anni è cambiata in maniera esponenziale. È cambiato anche il modo in cui vedo e vivo le cose, credo. Forse è così un po’ per tutti. Con gli artisti coinvolti, l’idea era quella di immortalare in un brano degli avvenimenti e delle sensazioni che ci hanno segnato. Come un documento reale che racconta una parentesi importante. Un documento personale, intimo, e non soltanto di cronaca.
“’A music salv, è l’unica arm” citando sempre “Respir”, cogliamo che la musica può essere vista come un‘arma sia per proteggersi che per reagire, in che modo?
Il brano è stato scritto e registrato a metà del 2020 ed è uscito il 24 febbraio (giorno dei primi bombardamenti della Russia contro l’Ucraina) ed il primo brano del capitolo “Cambio rotta”. Citi proprio la riga “’A music salv, è l’unica arm”, che coincidenza, pensando a quello che stiamo vivendo in questo periodo di brutale storia europea. La musica ha una forza infinita. Rifletti alle grandi iniziative del passato che hanno aiutato migliaia di persone ovunque nel mondo. È un linguaggio universale che non ha limiti, in cui ognuno di noi si rifugia. Anch’io mi permetto di fare una citazione a Friedrich Nietzsche: “Senza musica la vita sarebbe un errore”.
Quanto è stata importante per te la musica, in questo periodo?
Personalmente, anche per faccende legate alla mia vita privata, se non ci fosse stata la musica sarei sprofondato in una condizione di pazzia. Posso solo essere suo devoto, a vita.
“G99” è un brano che esprime, tramite la sua ritmicità e la capacità narrativa di ‘O Zulu, una dedica alle persone che scompaiono prematuramente, in che modo nasce il brano?
G99 è una persona cara della mia adolescenza. Ci ha lasciato per un malore prematuro. Era un fan caldissimo della 99Posse e infatti la sua tag era Gino99. È nato in maniera umile. Ripensando a lui ho scritto una lettera a Zulù, parlando proprio delle qualità di Ginetto, spiegando chi fosse e spiegando la sua forte passione per tutto il mondo della Posse. Ho chiesto a Luca Zulù se se la sentiva di scrivere di lui ed è nata G99.
Quanto sono importanti per te i ricordi? E quanto possono influire sul presente?
I ricordi sono una parte importante dell’essere di ogni persona. Tutto quello che archivi dentro costruisce ciò che sei.
Parlaci di com’è nata la copertina? Avrà una continuità con i prossimi capitoli?
La copertina è opera di King Kurci (Francesco Paura Curci). Ho raccontato a lui l’idea
che avevo e così si è attivato per far realizzare da un suo collaboratore, che disegna in 3D,
un Galeon spaziale. Le cover delle tre parti di cui si comporrà via via “Cambio rotta” sono collegate fra loro, sì. Lo capirete viaggio facendo.
Cosa ti aspetti dal 2022? E dalla portata a termine del progetto?
Mi aspetto di ritornare a suonare live quanto prima. Di ritornare nei club spensierato come un tempo. Per l’album desidero che venga percepita l’intera esperienza musicale e personale che stavolta propongo assieme ai miei pirati.
Terminiamo qui la nostra chiacchierata, ti ringraziamo per il tempo dedicatoci, e per concludere ti invitiamo a salutare a tua volta chi vuoi.
Saluto voi amici di Exclusive Mag, sapete che vi seguo costantemente. E saluto tutti i vostri lettori invitandoli a dare un ascolto emozionale a “Cambio rotta” e a lasciarsi andare con me in questa navigazione … Il vostro Capitano U.
Intervista a cura di Ermes Bellina!