UN BRANO CHE VUOLE INFRANGERE IL MURO DELL’INDIFFERENZA
“Questo mondo non ci vuole” è il nuovo singolo di Eugenio Ripepi, che torna a riflettere sulla povertà di contenuti di molta della musica contemporanea italiana.
Con questo brano il cantautore si “scusa” di non parlare d’amore e di non far finta che tutto ciò che gli succede attorno sia la normalità.
In particolare, Ripepi considera un errore non considerare la pace come una conquista, pensando a come i “racconti dei nostri nonni” non siano poi così lontani.
La canzone cerca di infrangere il muro dell’indifferenza, in un’epoca in cui il dibattito distopico è assente o è appannaggio dell’analfabetismo funzionale di stampo social.
Il videoclip realizzato per il brano è stato diretto da Cagliostro per Ithil Factory ed è girato nell’Ithil World Studio, dove è stato inciso e masterizzato il brano dal sound engineer Giovanni Nebbia.
Un video semplice e arrabbiato, proprio come la struttura del brano, composto da un playback di Eugenio Ripepi e gli altri musicisti che hanno inciso con lui: Simone Mazzone alla chitarre, FAB, che ha curato anche la pre-produzione, al basso, e Alessandro Saglietti alla batteria.
Eugenio Ripepi è un attore, regista, scrittore e cantautore.
Ha pubblicato l’album musicale “La buccia del buio” (CNI), prodotto da Milo Durante; dell’album ha scritto testi e musiche e curato la produzione artistica, affidando la sezione ritmica del disco a Ellade Bandini, Marco Fadda, Luca Scansani. I singoli in rotazione su Isoradio Rai, network nazionali e radio private, si sono posizionati tra i primi 25 della Classifica Nazionale Indipendenti.
Ha pubblicato il 45 giri “Canzone Sociale”, curando testi e musiche, con “Operaio alla catena di montaggio”, e interpretando il videoclip “Thyssen”, tratto dal 45 giri, terzo dopo i due videoclip “La luce scalza” e “Scarpe di colla”. Ha girato altri undici videoclip di altrettanti suoi brani: “Latte di Aprile”, “Un ritratto di foglia e di paglia”, “Come l’acqua ad un’aiuola”, “Ci sarà”, “Roccia”, “Il mio mare”, “Specchi negli specchi”, “Un contatto”, “Nicole” e “Acrobatiche sere”, “Tra trent’anni”, che fanno parte dell’ultimo album “Roma non si rade” (Music Fc). Due nuovi videoclip fanno parte del contemporaneo progetto Rock: “Instastory” (Sorry Mom/Artist First), girato con gli Urban Theory, e “Questo mondo non ci vuole” (Sorry Mom/Artist First).
Ha inoltre pubblicato i libri: “Giallo Arma di Taggia-Taggia’s Weapon”, Frilli Editore, “Teatro-Canzone, Storia, Artisti, Percorsi”, Editrice Zona, prefato da Eugenio Buonaccorsi; “La Canzone Teatrale di Piero Ciampi”, Edizioni Zem; “La drammaturgia musicale-teatrale di Gian Piero Alloisio” in “Teatro e teatralità a Genova e in Liguria”, (AA.VV. a cura di Federica Natta), Edizioni di Pagina; “Il carnet del carnefice”, prefato da Vittorio Coletti, Atene Edizioni, componimenti poetici in rima; “Eredi del punto su tele di carne”, Ennepilibri, con uno scritto di prefazione di Giuseppe Conte, componimenti poetici in rima; “La luce scalza”, componimenti poetici in rima, prefato da Mario Stefani. Ha diretto la rivista culturale “Artwhere”, in edicola per l’Eco della Riviera. Ha scritto per la rivista web Bravonline.
È stato insignito del Premio Città di Imperia San Leonardo come Cittadino Emerito, del Gran Premio della Giuria al Premio Nazionale di Poesia Ossi di Seppia, del Premio Anassilaos per la poesia di Reggio Calabria accanto a importanti personalità del mondo culturale internazionale, della Menzione d’Onore al Premio Letterario Internazionale Casinò di Sanremo, del Premio per la Cultura e lo Spettacolo nell’ambito del decennale della testata Sanremo News da Pepi Morgia con la motivazione “Personaggio che ha segnato negli ultimi dieci anni la storia della Riviera Ligure”, della menzione speciale al concorso letterario InediTO nella sezione Testo-Canzone, del Premio Speciale Città di Reggio
Con questo brano il cantautore si “scusa” di non parlare d’amore e di non far finta che tutto ciò che gli succede attorno sia la normalità.
In particolare, Ripepi considera un errore non considerare la pace come una conquista, pensando a come i “racconti dei nostri nonni” non siano poi così lontani.
La canzone cerca di infrangere il muro dell’indifferenza, in un’epoca in cui il dibattito distopico è assente o è appannaggio dell’analfabetismo funzionale di stampo social.
Il videoclip realizzato per il brano è stato diretto da Cagliostro per Ithil Factory ed è girato nell’Ithil World Studio, dove è stato inciso e masterizzato il brano dal sound engineer Giovanni Nebbia.
Un video semplice e arrabbiato, proprio come la struttura del brano, composto da un playback di Eugenio Ripepi e gli altri musicisti che hanno inciso con lui: Simone Mazzone alla chitarre, FAB, che ha curato anche la pre-produzione, al basso, e Alessandro Saglietti alla batteria.
Eugenio Ripepi è un attore, regista, scrittore e cantautore.
Ha pubblicato l’album musicale “La buccia del buio” (CNI), prodotto da Milo Durante; dell’album ha scritto testi e musiche e curato la produzione artistica, affidando la sezione ritmica del disco a Ellade Bandini, Marco Fadda, Luca Scansani. I singoli in rotazione su Isoradio Rai, network nazionali e radio private, si sono posizionati tra i primi 25 della Classifica Nazionale Indipendenti.
Ha pubblicato il 45 giri “Canzone Sociale”, curando testi e musiche, con “Operaio alla catena di montaggio”, e interpretando il videoclip “Thyssen”, tratto dal 45 giri, terzo dopo i due videoclip “La luce scalza” e “Scarpe di colla”. Ha girato altri undici videoclip di altrettanti suoi brani: “Latte di Aprile”, “Un ritratto di foglia e di paglia”, “Come l’acqua ad un’aiuola”, “Ci sarà”, “Roccia”, “Il mio mare”, “Specchi negli specchi”, “Un contatto”, “Nicole” e “Acrobatiche sere”, “Tra trent’anni”, che fanno parte dell’ultimo album “Roma non si rade” (Music Fc). Due nuovi videoclip fanno parte del contemporaneo progetto Rock: “Instastory” (Sorry Mom/Artist First), girato con gli Urban Theory, e “Questo mondo non ci vuole” (Sorry Mom/Artist First).
Ha inoltre pubblicato i libri: “Giallo Arma di Taggia-Taggia’s Weapon”, Frilli Editore, “Teatro-Canzone, Storia, Artisti, Percorsi”, Editrice Zona, prefato da Eugenio Buonaccorsi; “La Canzone Teatrale di Piero Ciampi”, Edizioni Zem; “La drammaturgia musicale-teatrale di Gian Piero Alloisio” in “Teatro e teatralità a Genova e in Liguria”, (AA.VV. a cura di Federica Natta), Edizioni di Pagina; “Il carnet del carnefice”, prefato da Vittorio Coletti, Atene Edizioni, componimenti poetici in rima; “Eredi del punto su tele di carne”, Ennepilibri, con uno scritto di prefazione di Giuseppe Conte, componimenti poetici in rima; “La luce scalza”, componimenti poetici in rima, prefato da Mario Stefani. Ha diretto la rivista culturale “Artwhere”, in edicola per l’Eco della Riviera. Ha scritto per la rivista web Bravonline.
È stato insignito del Premio Città di Imperia San Leonardo come Cittadino Emerito, del Gran Premio della Giuria al Premio Nazionale di Poesia Ossi di Seppia, del Premio Anassilaos per la poesia di Reggio Calabria accanto a importanti personalità del mondo culturale internazionale, della Menzione d’Onore al Premio Letterario Internazionale Casinò di Sanremo, del Premio per la Cultura e lo Spettacolo nell’ambito del decennale della testata Sanremo News da Pepi Morgia con la motivazione “Personaggio che ha segnato negli ultimi dieci anni la storia della Riviera Ligure”, della menzione speciale al concorso letterario InediTO nella sezione Testo-Canzone, del Premio Speciale Città di Reggio