Ciao Psiker, benvenuto a questa nostra chiacchierata insieme, per iniziare volevamo semplicemente chiederti come stai e quali sono i tuoi programmi musicale e non per l’estate
È un vero piacere! Prima di pensare all’estate mi voglio godere questa splendida primavera. Ho desiderato le prime giornate di caldo più del solito. Anche la mia musica attendeva una nuova “primavera”.
Da poco è uscita “Ctrl Alt Canc” ce ne parli partendo dal titolo cosi particolare?
Scrivo musica elettronica di notte e sono un impiegato finanziario di giorno. Nelle mie canzoni non possono quindi mancare spunti numerici o elementi informatici. Non riesco a farne a meno. Ti racconto un ulteriore aneddoto rispetto al titolo “Ctrl Alt Canc”. Quando ho cominciato a scrivere le nuove canzoni, mi sono prefissato di farlo con la spontaneità con la quale ho iniziato a scrivere da ragazzino. Tra le canzoni del mio passato ce ne è una che si intitola “Electrody” e nella quale ripeto la strofa “computer, mouse, keyboard, printer, monitor”. “Ctrl Alt Canc” è una sorta di follow-up.
Nel brano dici testualmente “reset dietro front Ctrl alt canc” quando nella vita ti è capitato di voler proprio un reset e tornare indietro?
Recentemente, Jean Denis. Gli ultimi quattro anni della mia vita sono stati i più difficili. Non amo vedere il bicchiere mezzo vuoto e quindi devo prendere atto del fatto che sono successe anche moltissime cose importanti e belle, in particolare dal punto di vista professionale e musicale. Però c’è stato un momento in cui ho proprio sentito che la mia mente e il mio corpo si stavano trasformando in una copia peggiore di me e quindi mi sono detto che era arrivato il momento di fare un nel “reset”.
Sempre nel brano ci dici: “Tu pretendi che un pezzo sia di successo, pensi al successo già da un pezzo” tu invece al successo non ci pensi?
Nel brano dico, più precisamente: “pensi è successo ormai già da un pezzo”. In effetti l’avrei potuta scrivere anche nella forma che hai usato tu e vorrei risponderti proprio rispetto alla tua versione. Io penso al successo da sempre, sono parecchio orientato al raggiungimento degli obiettivi. Al termine delle scuole superiori, mi è sembrato di dover fare una scelta: un percorso universitario e professionale “tradizionale” oppure puntare tutto sulla musica? Pensavo di aver scelto il primo. Mi sono infatti laureato in Economia e oggi posso dire di aver costruito una carriera professionale di successo in tale ambito. Però la musica non l’ho mai abbandonata, anzi. Di sera, appena esco dall’ufficio, Massimo si trasforma in Psiker, per dedicarsi alla passione più grande. Ho scritto così moltissimi album, oltre centocinquanta canzoni, quindici videoclip. Ho capito solo oggi che in realtà una versa scelta non l’ho fatta. Ho semplicemente scelto entrambe le cose.
Nella canzone troviamo la collaborazione con “Vega” se dovessi descrivere il lavorare con lui ma paragonandolo a una giornata di lavoro nella mondo della finanza come ce ne parleresti?
Nel pensare alla risposta, mi rendo conto di come sia esattamente la stessa cosa. Ci sono delle dinamiche che si presentano in qualsiasi ambiente lavorativo. In questo caso, ad esempio, lo stacco generazionale è stato incisivo. Vega ha “la metà della mia età” e così anche alcuni miei colleghi, più o meno. Quando ti relazioni con persone così più giovani, hai la possibilità di mettere in moto un proficuo scambio di risorse che possono davvero arricchire l’output finale, sia esso una canzone o un qualsiasi altro progetto. Per fare in modo che ciò avvenga, devi essere in grado di superare alcune inevitabili difficoltà. La più grossa, secondo me, è la diversità con la quale comunichiamo. La fretta e la velocità oggi sembra guidare un po’ tutto, spesso a discapito dell’attenzione. Non tutti riescono a reggere questo ritmo. Io cerco di fare del mio meglio per “mantenermi in forma”.
La produzione ha, in un certo senso, dei suoni che abbracciano una visione retrò della musica, questa scelta da cosa è stata dettata?
Vorrei fosse una scelta, invece è proprio il mio marchio di fabbrica, dal quale non riesco e non voglio allontanarmi. Le miei produzioni sono influenzate da quelle dei Big, che ho consumato tutti i giorni per ore con il mio diskman (per i più giovani, la versione per CD dei walkman). L’elettronica dei Pet Shop Boys e dei Depeche Mode, le melodie svedesi dei Roxette, le atmosfere ambient di Enya e degli Enigma, i riferimenti mitici e inarrivabili del “King” Michael Jackson e della “Queen” Madonna. La musica dei miei cantanti preferiti è oggi il mio unico tatuaggio.
Sappiamo che è la prima volta che collabori con qualcuno per quanto riguarda la stesura del tappeto musicale dei tuo brani, cosa ti ha spinto a farlo proprio con Whizy?
Ho scelto di collaborare con Whizy, dopo un approfondito scouting tra i producer della nuovissima scena trap e urban. Volevo dare ai miei nuovi pezzi un sound più fresco. In particolare, mi colpì il lavoro fatto da Whizy per il brano “MVMA” del rapper Nicola Siciliano. Gli ho quindi inviato il demo di “Ctrl Alt Canc” chiedendogli di co-produrlo. La versione che oggi potete sentire è il frutto della nostra collaborazione.
Domanda extra musicale: dicono “dagli errori si impara” concordi?
Assolutamente. Però cerco di farne il meno possibile. Non mi piace sbagliare.
Per concludere questa nostra chiacchierata insieme ti invitiamo a salutare e ringraziare chi vuoi. Alla prossima
Vorrei ringraziare in primis te e la testata Exclusive Magazine. Saluto anche chi arriverà alla fine di questa pagina. Il tempo dedicato ad una determinata attività è frutto di una scelta fra varie opzioni. Voi avete scelto di dedicarlo alla lettura di questa intervista. O forse, non avete fatto in tempo a fare “Ctrl Alt Canc”?
Intervista a cura di JdOnTheBeat!