Ciao ALDA benvenuta a questa nostra chiacchierata insieme, per iniziare ti vorremmo chiedere come ti stanno andando in questo ultimo periodo dove le limitazioni covid si stanno allentando…
È un bel periodo. Stanno succedendo un sacco di cose e inizio a sentirmi frenetica.
Da poco è uscita “Preconcetti” il tuo nuovo brano, ti va di parlarcene?
Preconcetti” è un brano intimo in cui racconto gli effetti che l’odio può provocare nelle persone. Non tutti riescono a comprendere che le parole e i gesti hanno un peso che può segnarti per tutta la vita.
Nel brano ci canti “cosa si prova a sentirsi una donna io probabilmente non lo saprò mai” quali sono quei momenti nei quali non ti senti donna?
So perfettamente che cosa significa essere donna, ma ogni tanto me ne dimentico. Mentre scrivevo “Preconcetti” mi stavo sforzando di darmi un valore attraverso le parole. Mi annullo quando non riesco a volermi bene dopo essere stata ferita.
Sempre nel brano “cancello le tracce dell’odio che parla con i pregiudizi”, come si fa a cancellare queste tracce di odio nella società odierna?
L’odio non può essere cancellato, perché fa parte dell’umanità. Credo però che l’arte abbia un potere immenso, che è quello del dibattito. Per ogni parola detta, si apre una strada nuova.
Da “Strega comanda colore” a questo brano abbiamo un cambio di mood interpretativo non indifferente, cosa è successo in questi mesi che ti ha portato a questo switch?
Ho scritto entrambi i pezzi più o meno nello stesso periodo. Non è successo nulla di particolare, semplicemente le canzoni che scrivo prendono la forma delle emozioni che provo.
La maggior parte degli ascoltatori di questo genere musicale fruisce della musica tramite i digital store e molto meno tramite la visione dei video musicali su YouTube. Sapendo ciò, cosa spinge un artista a investire comunque del tempo nella creazione di un official video?
L’arte ha infinite sfaccettature, ed è bello conoscere un artista anche attraverso diverse angolature. YouTube è la mia piattaforma preferita, e personalmente amo i video musicali. Penso anche che l’immagine e la parola che coesistono, possano rafforzare un progetto.
Nasci in Albania, vivi in Italia, queste due nazioni ti hanno o ti stanno influenzando musicalmente in qualche modo?
Adoro la lingua Italiana perché oltre ad avere un vocabolario ricchissimo, è dura e spigolosa. Mi piacciono le parole che pungono. Dell’Albania mi porto dietro i suoni nostalgici.
Domanda extra musicale: raccontaci l’ultimo sogno che ricordi e prova ad auto interpretarlo.
Questa notte ho sognato di dormire, e nel sogno un uomo voleva ferirmi. Non si può dormire in pace.
Per concludere questa nostra chiacchierata insieme ti invitiamo a salutare e ringraziare chi vuoi! Alla prossima.
Ciao! Grazie per l’intervista.
Intervista a cura di JdOnTheBeat!