Clementino aka Iena White torna a distanza di 3 anni dal suo ultimo progetto solista intitolato “Tarantelle”, con un nuovo album in studio nel quale personifica Pulcinella, una delle maschere più iconiche della commedia dell’arte napoletana. Clementino sceglie di dare una sua personale interpretazione alla maschera citata, attribuendo ad essa quello che potremmo definire un nuovo pseudonimo per il cantante partenopeo, ovvero “Black Pulcinella”, titolo ufficiale del suo ultimo progetto.
“So’ na figura mitologica: metà uomo, metà flow”, questa frase contenuta all’interno del primo singolo estratto dall’album “ATM” descrive perfettamente il concept dell’intero progetto distribuito da Sony Music, all’interno del quale è possibile trovare 16 brani intrinseci di puro Hip-Hop. “Lo senti lo schiaffone di metrica che ti arriva? Lo senti? Hai sentito il flow? Le senti le rime?” riportando queste parole di Fabri Fibra contenute nel famoso dissing “Fatti Da Parte” rivolto a Vacca, evidenziamo esattamente quello che chiunque potrà percepire ascoltando “Black Pulcinella”. Un progetto tanto corposo quanto intrinseco di collaborazioni, che variano da Geolier a Madame, passando per Enzo Dong, Rocco Hunt, J Lord, Speranza, Nicola Siciliano, Mattak, Nello Taver, Nerone, LA NIÑA e Ensi.
Iena White porta in scena la sua teatralità unendo l’Hip-Hop con il registro della “sceneggiata napoletana”, il tutto contornato e rifinito dallo slang napoletano, il quale fin dagli esordi l’artista cerca di esportare in tutta la Penisola.
Tra i brani proposti dall’artista “Emirates” in collaborazione con Rocco Hunt, si candida come miglior singolo. I “Capocannonieri” tornano a cantare insieme interpretando un brano prodotto da Nazo, all’interno del quale riescono a raccontare la loro vita, vissuta cercando il giusto equilibrio in grado di collegare i sacrifici del passato e il successo del presente, pur osservando attentamente il futuro che li attende.
Tra i vari artisti che hanno contribuito alla realizzazione di “Black Pulcinella”, Geolier si si contraddistingue nel brano “Desaparecidos”. Attraverso la sua strofa l’artista partenopeo conferma quanto mostrato finora, la duttilità e la tecnica sopraffina mostrate ancora una volta, riescono ad avvicinare all’artista un pubblico sempre più vasto che aspetta impaziente il suo prossimo album.
Una delle frasi più rappresentative di “Black Pulcinella” è presente nel secondo brano intitolato “Univers” prodotto dai 2nd Roof, i quali riescono a ricreare un sound molto simile a quello esportato dal maestro Pino Daniele, vero e proprio punto di riferimento per Clementino.
“Io con le mani alzate che sorreggo il cielo al limite,
Voglio la sindrome acuta del quieto vivere”.
Articolo a cura di Niky Fabiano!