Buongiorno e benvenuto a questa nostra intervista, partiamo subito con la nostra domanda di rito chi si cela dietro Napoleone?
Dietro Napoleone si cela niente popodimeno che Davide Napoleone (ebbene si, Napoleone è il mio cognome e non un nome d’arte come molti credono), un ragazzo di 29 anni che grazie al cielo ha ancora voglia di sperimentare, divertirsi e fare musica nonostante stia diventando un mestiere sempre più complicato.
Abbiamo ascoltato i tuoi primi brani attraverso il programma radiofonico su radio Marte “La Radiazza” dove Gianni Simioli è stato, ed è ancora tutt’oggi,un tuo estimatore ma soprattutto ha puntato su di te in tempi non sospetti. È davvero così?
Senza nessuna aspettativa , nel 2020 ho pubblicato il mio primo singolo “Amalfi” autoprodotto da me e Paolo Caruccio(Fractae) . È arrivato alle orecchie di Gianni che ha deciso di metterlo in rotazione su Radio Marte e da li è partito un po’ tutto. Direi che è stato assolutamente il primo a credere nel mio progetto e a darmi una mano nel lanciarlo quando forse non ci credevo neanche io .Non smetterò mai di ringraziarlo per questo.
Hai visto le sue stories su Instagram con il panorama di Napoli e il tuo ultimo brano in sottofondo?
Stupendo! Quando mi mandano stories del mare poi sono sempre felicissimo…è come ritornare a casa.
“Anna è tornata” è il tuo ultimo brano, trasmesso da molte radio è stato “disco marte”.
Ci racconti come nasce questa canzone?
Come la maggior parte delle mie canzoni nasce quasi d’istinto, partendo dal bisogno di buttare fuori qualcosa o meglio di “analizzare” qualcosa che spesso mi lascio dentro e non ho il coraggio di raccontare e di raccontarmi.
Scrivere per me è sempre stata una sorta di autoterapia se cosi si può definire.
Anna, è un nome importante a Napoli.
È stato un nome cantato da Pino Daniele, Gigi D’Alessio ma anche usato molto da Massimo Troisi.
Senti qualcosa che ti lega a loro?
L’ultima parte del brano che ho scritto è stata proprio quella in cui dico “Anna è tornata al mare” che poi è diventato il titolo.
All’inizio la/ il protagonista della canzone non aveva un nome . Mentre stavo per chiudere la scrittura però ho ripensato proprio alla saga di Annarè di Gigi d’alessio e Anna verrà di Pino…ma un po’ a tutte le Anne della musica italiana che sfuggono sempre al proprio destino e non trovano mai pace.
Quindi ho pensato , per una volta, facciamola tornare a casa questa Anna.
Non só perché ma il tuo brano ricorda le spiagge percorse da Troisi in “scusate il ritardo” e la sua Anna.
Quella foto iconica con Massimo e la De Sio, dei due abbracciati in riva al mare.
C’è qualche richiamo a questo?
Quella foto è bellissima, potentissima.
Non ti nascondo che ho pensato un po’ a quelle ambientazioni e a quel immaginario mentre scrivevo.
Sono cresciuto con i film di Troisi e ovviamente spesso ritornano alla mente.
In quella scena al mare Anna dice a Vincenzo “ quando stai lontano dal posto dove hai sempre vissuto certe volte ti sembrano importanti pure cose a cui prima non pensavi..”
Il tuo brano ha il sapore nostalgico di quelle estati fatte di amori lontani e ricordi di infanzia. Quale posto hai immaginato scrivendo “E quanno coce po’ te vutt’ a mare Volano ‘e bandiere ‘ncopp ‘o lido militare”?
Sono cresciuto a Capaccio Paestum e di fianco alla spiaggia dove andavo da bambino c’era questo fantomatico lido militare.
Non avevo ben chiaro cosa fosse il “lido militare” anche perché all’epoca era abbandonato e nella mia testa poteva benissimo essere una sorta di base missilistica estiva…con il tempo poi ho capito.
Dal monumento, al lido militare , nel brano ci sono chiari riferimenti al mio paese di origine Capaccio Paestum.
Se dico Vito Manzo?
Vito Manzo è la figura che ha ispirato il “viaggio” dietro le mie canzoni.
Un uomo comunissimo, un falegname con il sogno di diventare musicista . Vissuto e morto ad Amalfi prematuramente alla fine degli anni 50. sono venuto a conoscenza della sua storia e ho deciso di farmi carico del suo sogno. Nella canzoni che canto parlo della sua vita, dei suoi amori, dei suoi dolori e del suo mare che poi è anche il mio.
Con Anna questo viaggio si conclude e ne inizia uno nuovo, il mio.
In una tua vecchia intervista su Radio Marte raccontasti della tua Amalfi e della nuova realtà lavorativa Torino.
È ancora così o è cambiato qualcosa?
Per il momento è ancora cosi ma ho capito, soprattutto negli ultimi due anni che farsi programmi è una cosa sbagliatissima. Spero di tornare giù più spesso in futuro e perchè no, magari restare come Anna.
Progetti futuri?
Tanti concerti, un disco ed uno spettacolo teatrale a cui sto lavorando da un po’ con l’amico Alessandro Cappai.
Ci piacerebbe portare in scena Vito Manzo e la sua storia.
Siamo in un periodo storico dove sembra tu debba fare sempre più del necessario, raccontare di quanto possa ispirare la vita di un uomo comune potrebbe far bene a molti.
Chi vorresti ringraziare in questo momento?
Chi ascolta e condivide la mia musica, non è scontato ricevere ogni giorno messaggi di stima e affetto.
Ovviamente le persone che stanno credendo in questo progetto insieme a me . Tutto il team di INRI, Metatron e i ragazzi di Magellano concerti.
Un artista con il quale ti piacerebbe collaborare?
Mi piacerebbe tantissimo scrivere per Nada, una voce pazzesca.
Ringraziandoti per il tempo a Noi dedicato, ti chiedo un saluto a Noi di Exclusive Magazine e uno speciale ai Nostri lettori.
Grazie di cuore a voi per la chiacchierata.
Un saluto a tutti i lettori di Exclusive Magazine ! Cià
Intervista a cura di Antonio Borzacchiello!