Dopo tanta attesa ecco il primo progetto targato Seven 7oo, il collettivo di San Siro composto da Rondodasosa, Sacky, Vale Pain, Neima Ezza, Keta e Kilimoney. All’interno di questo Mixtape la cui distribuzione è curata dalla Warner Music Italia e il cui titolo riprende il nome del gruppo milanese è possibile ascoltare 17 brani interamente prodotti da Nko, direttore artistico del progetto.
In ognuno di questi brani è possibile percepire l’affiatamento del collettivo che attraverso questo Mixtape cerca di trasmettere al pubblico le proprie ideologie e il forte senso di appartenenza a quei quartieri di Milano trascurati e dimenticati, da qui nasce il desiderio di rivalsa che unisce il gruppo dei ragazzi di San Siro, sempre più pronti a portare in alto il nome della loro zona. La notorietà degli artisti che compongono quella che possiamo definire una vera e propria “posse” è cresciuta indiscutibilmente negli anni, Rondodasosa tra tutti è riuscito ad insediarsi nel panorama Drill europeo riuscendo anche assieme agli altri ragazzi del collettivo a portare importanti nomi internazionali nel Mixtape. Difatti nei featuring è possibile trovare Central Cee, esponenti della Drill francese come Gazo, Freeze corleone e ASHE 22, oltre che Baby Gang, unico artista italiano coinvolto nel progetto.
Tra le varie collaborazioni proposte risalta Central Cee nel brano “FUCK THE INDUSTRY”, all’interno di questa traccia co-prodotta da Nko e Alyoshim è possibile ascoltare la rabbia e lo sfogo nei confronti delle grandi industrie, delle troppi leggi legate dietro ad esse e dei troppi rischi legati alla vita da rapper. Central Cee non ha bisogno di presentazioni, la sua presenza nel Mixtape alza di gran lunga il livello e questo singolo ne è la dimostrazione perfetta. Uno dei pochi brani in grado di differenziarsi dagli altri, grazie anche al testo e alle sonorità proposte dai due produttori.
Molti dei brani presenti all’interno di “Seven 7oo Mixtape” sono lineari e seguono la stessa linea sonora, anche gli argomenti trattati sono comuni a molti brani dei singoli artisti che compongono il collettivo usciti prima del Mixtape. Tra le tracce presenti nel progetto risalta “GANGSTA”, un brano che ha l’obbiettivo di omaggiare la scena Hip-Hop milanese degli inizi anni 2000, come raccontato dagli stessi componenti del collettivo nelle storyline di Spotify, questo brano è una vera e propria autocelebrazione a regnare sul beat, un elemento che effettivamente non potrebbe mai mancare in un disco Hip-Hop.
Non potremmo dire con certezza se i ragazzi di San Siro vivano il grande svantaggio di essere incompresi in un panorama musicale non ancora pronto a questo genere. In America probabilmente questo Mixtape avrebbe avuto un impatto differente a partire dall’atteggiamento del pubblico fino al parere della critica.
Recensione a cura di Niky Fabiano!