Ciao ragazzi, per cominciare noi di Exclusive vogliamo farvi una domanda mai banale: Avete da poco fatto tappa al MI AMI Festival e da pochissimo pubblicato un disco – Come state?
Kiko: in due settimane abbiamo fatto il Mi Ami, è uscito il nostro disco e la Roma ha vinto la Conference League. La risposta è “esaurito emotivamente”.
Nero: tutto bene, carichi per il disco. Non vediamo l’ora di squagliare diversi impianti in giro per la penisola.
“Danza Futuro” è il nome del vostro nuovo album, sentendo il sound delle canzoni che si trovano all’interno sicuramente la scelta è stata, secondo me, idonea. Quale genere musicale, però, vi rappresenta di più?
Kiko: diciamo che sono sempre stato più appassionato di musica elettronica che da rap e derivati.
Nero: io in camera ho sempre ascoltato più rap che altro, ma alle serate ho sempre preferito la musica elettronica a quella hip-hop o trap.
Potete raccontarci il significato che quest’album ha per voi?
Kiko: è uno sfogo di ciò che abbiamo represso in due anni di restrizioni e club chiusi.
La copertina è una figata pazzesca, come è nata l’idea?
Nero: la copertina è stata realizzata da Simao Rodeia. Diciamo che è l’incrocio fra più forme estetiche: vapore wave, copertine di dischi di musica elettronica e trap.
Ho sempre immaginato la musica come un tempio, le vostre canzoni dove le potrei ascoltare e con chi?
Nero: In un club molto piccolo con un impianto estremamente potente, assieme a Mike Tyson, Avril Lavigne e KRS-One.
In “Che schifo, mi piace” avete citato il fantamorto… Ci giocate? Se sì, come sta andando? (Se no, che pensieri avete in merito?)
Kiko: Nel testo dico “non fotto con il fantamorto”, quindi non ci gioco. Non ho pensieri particolari in merito!
Nella vita non sono mai stato un grande matematico, la mia vecchia professoressa del liceo potrebbe confermare, ma nonostante questo sono rimasto colpito da “2+2”. Potreste spiegare “Ho fatto 2+2 ma mi esce sempre 3” e il gioco di numeri del testo?
Kiko: vuol dire che spesso per quanto si provi a far quadrare le cose i conti non tornano, la realtà è assurda.
In “Nuovi Amici” dite “non esco più con chi è invidioso di me, vogliono essere me”, ma quanto è brutta l’invidia ed il voler imitare le persone? Voi siete mai stati invidiosi e, se sì, di chi/che cosa?
Nero: non saprei, non ho molta famigliarità con questo sentimento.
Tornando sulla domanda di prima, voi date l’idea di essere molto “true”. Avreste qualche consiglio su come essere se stessi? Vi è mai capitato di aver paura di essere voi?
Kiko: non ho mai capito cosa voglia dire essere se stessi, quindi rispondo citando Carmelo Bene: “Non parlo con chi mi rompe i coglioni con l’essere e con l’esserci, non parlo con l’ontologia”
Nero: non credo di avere la capacità di imitare o copiare qualcuno, forse è per questo che mi viene così bene essere me e basta.
Per finire noi di Exclusive vi ringraziamo ancora per la disponibilità e vi chiediamo di salutare chi volete con una dedica libera:
Kiko: un saluto affettuoso al mio caro amico John Bramante. Fumo sopra le vostre città, sotto niente.
Nero: idem voglio salutare John Bramante e la capitale del mare Ostia lido.
Alla prossima!
Intervista a cura di Perseo Gatti!