L’etichetta discografica è un’entità che si costruisce strada facendo, passo dopo passo attraverso fallimenti, successi ma soprattutto grande intuito e strategia.
Che sia indipendente o meno, i punti cardini per un successo sicuro sono questi naturalmente accompagnati dal fiuto per gli affari.
Ma ad oggi perché molti artisti scelgono le label indipendenti ?
La risposta è semplice e si trova in un unica parola libertà.
La libertà di poter decidere, proporre e guadagnare di più senza avere troppi limiti e schemi, rende l’artista più libero di poter proporre i propri contenuti musicali senza dover snaturare le proprie doti; spesso le etichette indipendenti coccolano i propri artisti come in un rapporto familiare, questo basato anche sull’organigramma della label che naturalmente è composto da meno figure professionali e quindi risulta più facile far interagire l’artista con i vari reparti.
Un’altra menzione di merito è la poco pressione per l’artista nel dover proporre nuovi contenuti entro date stabilite ma soprattutto la possibilità di guadagni maggiori sulle vendite. Così oggi molti artisti decidono di creare una propria label indipendente o di farne parte , per poter fare la musica che desiderano senza dover considerare fattori determinanti per lo show business della musica.
Tutto creato con un meccanismo perfetto, per dettare quel primo step che successivamente lancerà l’artista verso le etichette storiche, un po’ come il calcio dove i campioni crescono in squadre meno blasonate ma comunque forti per poi approdare in team più importanti.
La musica creata dalle label indipendente ha trovato terreno fertile nei primi anni 2000, questa libertà di espressione musicale ha dato i natali a nuovi sottogeneri musicali come l’indie, la trap, la drill e tanti altri, anche se già negl’anni ‘90 sia i gruppi rock che gli artisti Hip-Hop per poter esprimere le proprie idee musicali producevano musica nei loro sottoscala e da soli distribuivano le famose “cassette” per arrivare ad un pubblico più vasto visto che le radio e le tv trasmettevano lavori eseguiti solo con le etichette storiche.
Oggi grazie ad internet è tutto più facile, si arriva prima all’ascoltatore finale e in tutti gli angoli del mondo, così da sentire arrivare in radio brani che forse 30 anni fà li avrebbero snobbati.
Il filosofo Umberto Galimberti in un suo saggio racchiude con poche parole il concetto della label indipendente
“Con la tecnologia gli uomini possono ottenere da sè quello che un tempo chiedevano agli dei”.
E Voi cosa ne pensate?
Articolo a cura di Antonio Borzacchiello!