- Benvenuti su Exclusive Magazine, quest’oggi avremo il piacere di scambiare due chiacchiere con Lindon Bruti in arte Il Ghost. Benvenuto, come stai?
Concentrato!
- Nel tuo ultimo singolo intitolato “TE STESSO”, riesci ad aprirti maggiormente raccontando parte della tua adolescenza. In un verso del brano esponi il modo in cui sei riuscito a ritrovare te stesso, “dal niente dal nulla sei nato di nuovo”. Quale consiglio daresti a chi non è ancora riuscito a ritrovare se stesso?
Il consiglio che do è di cercare di fare qualcosa che vi rende felici, così l’impegno e la disciplina saranno una conseguenza spontanea nei propri progetti.
- In questo nuovo episodio del tuo percorso musicale interpreti uno Storytelling crudo ed esplicito su una base boom bap, prodotta da YJ Production. Quanto è importante differenziarsi mostrando duttilità e destrezza con generi differenti?
I cambiamenti ci sono e ci sono sempre stati nella carriera di un artista, ed è importante conoscere a fondo la musica per poter provare tutto – e, magari, ritrovare se stessi capendo proprio cosa ti piace e cosa non ti piace!
- I tuoi brani sono ricchi di racconti e pensieri riguardo soprattutto l’integrazione. Secondo te, al giorno d’oggi, quali iniziative sarebbero utili per sensibilizzare ulteriormente un tema così importante e spesso ignorato?
Purtroppo dobbiamo avere pazienza, la generazione dei nostri genitori ha sofferto molto più di noi questo tema, ma ha comunque ottenuto ottimi risultati di integrazione lavorando e accettando la cultura italiana. La mia generazione, per migliorare le cose, dovrebbe cercare di affrontare l’argomento con la stessa mentalità, senza rabbia, ma con giudizio!
- Attraverso il tuo percorso artistico cerchi di rappresentare la rivalsa delle terze generazioni, specialmente per i ragazzi con origini straniere cresciuti in Italia, tra povertà, difficoltà e discriminazioni. Cosa significa per te rappresentare questa realtà?
Per me è una grossa responsabilità e mi ricollego all’argomento di prima, perché sento di dover trasmettere il messaggio giusto a tutti i ragazzi che sono cresciuti come me, che magari si sono sentiti incompresi, mentre adesso possono ascoltare musica che li rispecchia e li fa stare bene.
- I testi di un artista sono condizionati dal passato, lo si percepisce molto leggendo i tuoi testi. Ad oggi quanto ti senti cambiato nel corso di questi anni sia musicalmente che personalmente?
Non dobbiamo mai smettere di migliorare noi stessi, anche a costo di rinunciare a certe cose. Io ho avuto il coraggio di farlo mettendocela tutta, perché nella musica come nella vita non si smette mai di imparare.
- In esclusiva per Exclusive Magazine puoi svelarci qualcosa riguardo progetti futuri o prossimi alla pubblicazione?
Ho scritto tanto, le persone intorno a me non capivano cosa mi stesse succedendo, ho ritrovato “me stesso” veramente negli ultimi mesi e posso garantirvi che “TE STESSO” è solo la prima! Ho fatto delle canzoni in italiano che sono delle sassate, restate connessi prossimamente…
- Il tuo percorso musicale è sempre in continua evoluzione con un ottimo potenziale internazionale, considerando il tuo poliglottismo. Hai brani in cantiere nei quali metti in mostra questa tua capacità?
Ho già provato in alcune tracce già uscite come in “NEW WAVE”, ma per adesso voglio continuare a tenerle separate. Ho già iniziato ad architettare nella mia testa un futuro album in cui mischierò albanese e italiano, ma non voglio spoilerare troppo!
- Concludendo l’intervista, ti invito a salutare e ringraziare chiunque tu voglia.
Oltre ad Ale ed Enrico volevo ringraziare i ragazzi di Cologno, i ragazzi della palestra Hurricane a Magenta e il mio amico Jhonny per l’impegno e la pazienza durante le riprese!
Inoltre consigliamo ai nostri lettori l’ascolto di “TE STESSO” e la visione del video ufficiale disponibile su YouTube.
Intervista a cura di Niky Fabiano!