Il mio rione è tutto.
Sono la voce di ogni bambino.
Di chi è cresciuto senza una mamma e senza un papà.
Sono la voce di ogni madre, che per crescere i figli si fa in 4 pur di non fargli mancare nulla.
Sono la voce di ogni padre, che per vedere la propria famiglia felice è arrivato a perdere di tutto, libertà e vita.
Grazie al mio quartiere sono diventato la persona che sono oggi.
Io porto la vera realtà di Scampia.
Trasformando ogni cosa che vedo in musica rap,hip hop.
Mi chiamo Francesco, in arte Rue Diego classe 2003.
Il nome Diego è un omaggio a mio zio, che ora si trova rinchiuso in una cella.
Sono nato a Napoli e vivo nelle vele di Scampia.
Ho iniziato a scrivere all’età di 5 anni, ma solo nel 2015, periodo in cui mio zio venne arrestato, capii che la musica era l’unica cosa in grado di salvarmi.
Così iniziai a scrivere tutto ciò che provavo.
Ho commesso degli errori nel corso della mia vita, solo la musica è stata in grado di darmi una chance.
Capii che questa era la strada giusta da intraprendere per cambiare la mia vita radicalmente.
167 Fratm PARLN E KEKK.”
Inizia così questa fantastica intervista con ospite Rue Diego!
Come stai?
Bene fratello grazie.
C’è un po’ d’ansia,per quello che sta succedendo nella musica e nella mia vita personale.
Diciamo che sto in un periodo di riflessione.
Sto lavorando molto su me stesso,sto avendo una crescita generale su tutto.
Ti senti esperto nella scena odierna?
Ho ancora tanta strada da fare prima di dire di sentirmi esperto al 100%.
Posso dirti che mi sento pronto,sono carico,passo tutta la settimana in studio io e i ragazzi,ci stiamo mettendo in gioco al massimo.
Aspetta di sentire il prossimo singolo e capirai bene di cosa sto parlando.
Parlaci della tua ultima release.
Ieri abbiamo sputato un po’ di verità sul mio profilo.
Abbiamo caricato un freestyle usandolo come pre-singolo per la prossima uscita che per noi è bella pesante.
Come nasce questa idea?
OGNUN E NUJE CA BASC TEN FAMM.
Stavo andando in studio e parlando con i ragazzi feci un discorso su questa frase di quanto ci rispecchiasse e di quanta verità ci fosse in quelle parole.
Noi volevamo uscire questo mese con il prossimo singolo. Avendo avuto qualche problema con ì tempi,ecc… abbiamo pensato di farlo uscire per tenerci sempre attivi e far capire che non ci sarà un mese senza la nostra musica.
Avrò sempre qualcosa da dire.
Con chi ti piacerebbe collaborare nella scena Partenopea?
Geolier.
Emanuele lo stimo tanto in primis come persona,ho apprezzato tanto i suoi gesti nei miei confronti mi ha sempre motivato a dare il massimo in quello che facevo e questo mi fa onore. AMO quello che fa,mi ci rivedo tanto in quello che dice perché abbiamo vissuto la stessa realtà,ci appartengono gli stessi posti e vederlo così in alto è davvero un emozione unica.
Prova ad immaginare noi due sulla stessa base, pensa che guerra a chi sputa più verità può uscirne.
Qual è il tuo sogno nel cassetto?
Il mio sogno nel cassetto è di vedere la mia famiglia felice.
dire vicino a mia mamma “mamma nun fatica chiu ci sto io adesso”
Dire a DIEGO che c’è l’ho fatta.
Di far entrare la mia musica nelle vite delle persone.