Ciao MV! Innanzitutto volevamo chiederti come nasce questo tuo nuovo progetto ufficiale e come mai hai deciso di chiamarlo Fede?
Da tempo volevo fare un disco da solo dopo vari progetti fatti con i miei amici, quindi ho sentito fosse arrivato il momento per questo tipo di progetto. L’ho intitolato Fede perchè in tutto ciò che ho dovuto fare musicalmente e non ho dovuto sempre mettercela un pò. Nel percorso ed anche nei momenti bui in cui non ne avevo più sono andato avanti e la fede mi ha seguito in quello che volevo fare e accompagnato un pò in tutte le cose della mia vita.
All’interno del disco troviamo molte sonorità americane. Te noti similitudini tra lo slang e la cultura americana e quella napoletana?
Una similitudine che noi possiamo avere è che noi abbiamo il nostro slang e loro hanno il loro, quindi entrambi lo usiamo. Poi Napoli e New York sono sullo stesso parallelo geografico (il 41^).
Raccontaci se puoi qualche aneddoto sul pezzo con Geolier e in generale cosa ne pensi del percorso di questo artista molto talentuoso ? Pensi di poter attraverso questo disco riuscire almeno in parte a percorrere la sua stessa strada.
Le ambizioni ne ho anche io tante ed ho tante cose che voglio fare, poi i percorsi sono individuali perchè Emanuele ha avuto le cose che meritava e che doveva avere e sicuramente le soddisfazioni e le cose che merito arriveranno anche a me. Io sono un pò più grande, ho fatto un pò più di cose e tutto quello che mi aspetto da questo disco arriverà o altrimenti avrò fede in farlo arrivare attraverso altri dischi. Il pezzo è nato in modo molto spontaneo e dopo aver fatto tre quattro pezzi insieme nei progetti precedenti che erano più banger, più duri, avevo voglia di fare una traccia che lasciasse un significato importante dopo queste hit. Ci mancava una componente di contenuto forte e quindi abbiamo deciso di fare questa canzone qua con lui super preso bene e ci siamo impegnati per fare questo pezzo forte.
Uno dei featuring più importanti del disco è indubbiamente “Rooftop” con Gué. Quanto è stato importante per la tua carriera il rapper milanese e come nasce invece questa nuova collaborazione?
Io sono stato super contento di aver collaborato con lui perchè è un pilastro del rap italiano da sempre, dall’underground fino ad oggi e quindi è stata più una soddisfazione personale sapere che a lui piacesse la mia musica per poi riuscire a collaborare insieme. Questo al di là che mi abbia lanciato o no, anche perchè ci può sempre stare qualcuno che ti lancia, ma se non sai mantenere il lancio ti ha lanciato e basta. Il pezzo è nato in modo molto spontaneo. Io avevo voglia di fare un pezzo un pò più leggero e che credo sia riuscito bene e dopo aver fatto “Babyma” con lui che trattava di un argomento del genere l’ho voluto fare con caratteristiche diverse ma sapevo già che avremmo fatto una bomba. Gli ho proposto il pezzo e lui è subito impazzito per la voglia di farlo e sono stato contento perchè era pure in promo con il suo disco e non aveva neanche troppo tempo, ma mi aveva fatto la promessa: “Non ti preoccupare sto incasinatissimo, ma perchè sei tu e perchè il pezzo è fortissimo allora te lo faccio subito”.
All’interno di “Fede” troviamo diversi pezzi conscious. Quanto ti senti cambiato dopo l’esperienza fatte negli ultimi anni e pensi che sia stata importante la tua maturazione come persona per riuscire a scrivere determinati brani?
Ha influito parecchio e noi che siamo artisti così il 70-80% della musica che facciamo va di pari passo con la tua vita ed i periodi che affronti. Quindi sicuramente è stato un capitolo di crescita non solo musicale, ma personale proprio.
Te sei tra i maggiori esponenti della Trap sentimentale. Te pensi che l’amore andrebbe maggiormente sdoganato come argomento? Visto che nel rap italiano soprattutto in passato si è sempre puntato più sulle volgarità in riferimento alle donne e in generale ad una crudità forse a volte un po’ esagerata.
Questo disco qua l’ho preso sicuramente in modo diverso, ma proprio perchè ero spinto da questa cosa qua. Poi ovviamente io sono molto versatile e può capitare qualche episodio in cui faccio qualche punchline così, ma sicuramente non sono il tipo di artista che punta tutto su bitches e cose del genere, perchè non è una cosa che sento mia la 100%. Anche se fossi stato così non mi sarebbe piaciuto estremizzarla per crearmi un personaggio. Io penso a fare arte e se l’arte mi dice che in questo momento devo trattare del tema d’amore così lo tratto così.
I featuring più sorprendenti invece sono probabilmente quelli nel brano “Sto Chin” con Gemitaiz e Madman. Ti chiediamo quindi come siete venuti a contatto? E in generale pensi che loro abbiano dato una spinta ancora più grande al tuo progetto?
Io con Madman avevo già fatto due pezzi, uno del disco mio precedente e un altro nel suo ultimo disco. Per quanto riguarda Gemitaiz avevo fatto una collaborazione tramite il DJ di Guè, che aveva fatto un singolo e abbiamo collaborato lì. Poi ripeto alla fine tutti i featuring che vedi nel mio disco sono stati fatti perchè c’è una stima artistica e personale tra di noi bella, anche se magari nel pubblico si può pensare qualsiasi cosa. Madman e Gemitaiz mi stimano tanto ed io stimo loro altrettanto per come fanno la loro musica, per come sono devastanti. Quindi mi sembrava giusto e bello andare a fare pezzi in cui non solo si poteva andare a mettere un nome sopra, ma sarei stato sicuro che loro avrebbero fatto la cosa migliore per il mio disco. Avere nomi e metterli la per fare una cosa alla leggera e che non mi avrebbe colpito più di tanto non mi andava.
Cosa ne pensi invece della crescita della scena Hip-hop partenopea? Avresti da consigliarci qualche talento ancora poco conosciuto al grande pubblico?
Innanzitutto sono orgoglioso e fiero della crescita che abbiamo avuto, sia del pubblico e le persone di Napoli e del sud in generale perchè ci spinge e supporta tanto. Poi sono orgoglioso di noi che sicuramente stiamo alimentando questo fuoco con la benzina nostra e non lo stiamo facendo in modo che si spegne, ma finchè potremo butteremo benzina sopra per mantenerlo vivo. Negli ultimi mesi non sono stato molto attento perchè ero un pò chiuso nella mia bolla per fare questo disco, ma non ti so dire nomi nuovi che a Napoli stanno uscendo se non quelli che già sono noti, però sicuramente se ci saranno nomi nuovi che ci interessano e che reputiamo possano essere validi e si possa fare un lavoro sopra sicuramente lo verrai a sapere perchè saranno con noi.
Hai già in programma un tuo tour? E che messaggi intendi trasmettere con questo nuovo disco?
Per ora stiamo lavorando alle date estive visto che siamo a ridosso, però dopo l’estate vorrei fare vere e proprie date mie.
Ti ringraziamo per la disponibilità e ti invitiamo a concludere salutando chi più ritieni opportuno
Grazie a voi. Ringrazio me stesso per avere avuto fede.
Intervista a cura di Giovanni Paciotta!