Il rapper di Cinisello rompe quattro anni di silenzio con un mixtape pieno di chicche.
Venerdì 23 giugno è uscito l’attesissimo “Jones”, il nuovo mixtape di Vegas Jones per Epic/Sony Music Italy. E come sempre, noi di Exclusive l’abbiamo ascoltato in anteprima e recensito per voi. “Jones” è “una raccolta di tutta la mia musica degli ultimi quattro anni”, ci svela l’artista; un compendio musicale che affronta temi come la maturità e la consapevolezza, la spinta verso gli obiettivi futuri, ma anche l’amore e la vita personale, raccontati in modo particolarmente intimo: “Mi rendo conto di quanto la mia musica sia importante per me e di quanto mi abbia portato redenzione”. Il rapper, che già conta 700 milioni di streaming, si cimenta addirittura per la prima volta come produttore in un disco composto da ben 13 tracce inedite (anche se, come ci spiega, non si tratta di un vero e proprio concept album) e impreziosito dai featuring con Diss Gacha, Gemitaiz, Il Tre, Mostro, Nitro & Nayt, Quentin 40 & MV Kila e Slings: featuring scelti personalmente e con grande cura da Vegas affinché “tutti sappiano”, non per calcoli o rincorse ai numeri di streaming. La copertina dell’album (con l’artista dall’espressione pensosa e assorta dietro a una collana d’oro, a rappresentare le luci e le ombre del suo percorso e del suo successo) è una chiave di lettura ottima per il mixtape. Si passa da pezzi più sognanti (“Evoluzione”) ad altri più energici (“Sole nel blocco”) e vere e proprie hit (come “Il mio dawg”, traccia che anticipa l’uscita del mixtape e che è caratterizzata dal campionamento della famosa sigla di “Dragonball”, creando un contrasto molto efficace con un testo che parla di uno spacciatore). La produzione delle tracce vanta anche i nomi di Andry the Hitmaker, con cui Vegas ha condiviso anche l’esperienza americana, e Yung Snapp. Il Tre appare in ben due tracce (“Cry me a river” e “Curriculum”), Mostro rapisce su un pezzo introspettivo chitarra-voce (“Come ieri”) e l’EP si conclude con un freestyle all’americana dedicato alla sua amata Toscana (“Chianti classico”). Le sorprese sono molte in una raccolta che è un vero e proprio “viaggio”. Vegas è ormai un imprenditore nel mondo della musica, ha di recente aperto un secondo studio e continua a investire in sé stesso e nel suo progetto: “È così che si materializza la nostra dannazione, volere sempre di più e non accontentarsi mai. L’importante è avere le parole e l’amore per riuscire a raccontarlo”. Volete approfondire e scoprire di più? Continuate a seguirci!
Articolo a cura di Marco Conte!