- Come mai la scelta di pubblicare il brano in diverse lingue? C’è una strategia di marketing studiata dietro o semplicemente volevi arrivare a più persone?
Quando iniziai a lavorare col mio produttore ho dovuto attendere un anno e mezzo, per delle risoluzioni contrattuali. Il produttore con cui lavoro (ndr Martin Kierszenbaum) è un produttore argentino che ha lavorato con Madonna, Lady Gaga, e solitamente appunto lavora con artisti sia inglesi che spagnoli. Io invece parlando correttamente francese sin da bambina (dato che mia mamma è francese), quando ci siamo trovati a scrivere con Martin Kierszenbaum abbiamo capito che c’era questa possibilità, e così abbiamo deciso di mettere tutto assieme e di conseguenza di creare un brano in più lingue.
- In che periodo della tua carriera ti senti?
Sono in periodo dove arrivo dalla fine della registrazione di un sacco di brani che solo successivamente abbiamo scremato. E’ stato un progetto enorme e meticoloso, e ora sto raccogliendo i frutti di questi lavori realizzati in Francia. C’è stato un brano “J’etais pas fait pour le bonheur” (in duetto con Pascal Obispo) che se vai in Francia ti può capitare di essere persino in Autogrill per la popolarità che ha raggiunto.
- Che obiettivi ti poni da qui a 2 anni?
In generale con la musica, ti ammetto che è qualcosa che non posso controllare, e non voglio controllare, io faccio del mio meglio, canto, le mie cose con gioia, con amore e con passione. Non so dove andrò a finire con questa musica, anche perché Attualmente stanno succedendo delle cose assurde non so che tipo di aspettative avere, io sicuramente voglio vivermi tutto al meglio.
- Com’è stata lavorata la produzione del disco? E’ corretto sostenere che ci sia della sperimentazione?
C’è assolutamente della sperimentazione, anche perché con il mio produttore stiamo lavorando proprio in questa direzione, cercando di sperimentare qualcosa di nuovo. Proprio per questo abbiamo fatto una versione dell’album in 4 lingue: per far capire che tipo di lavoro stiamo facendo. Stiamo sperimentando un genere elettronico con sfumature pop, nel disco si trovano due tracce con cassa dritta. Sarà un disco più pop rispetto a un’idea più cantautorale che aveva la mia carriera precedentemente.
- Mostraci una foto a te cara
E’ una foto di me da bambina, di quando avevo circa 8 anni. Mi permette di vedere ancora i miei occhi, a distanza di anni. Penso di avere ancora quegli occhi lì.
Intervista a cura di Samuele Meante!