Francesca: Ciao Mr Perrino! Noi di Exclusive Magazine ti ringraziamo per l’opportunità. Per cominciare ti chiedo: come stai?
Mr Perrino: Ciao a tutti i lettori, tutto bene grazie, sempre work in progress.
F: Mi incuriosisce il tuo nome d’arte: com’è nato?
Mr P: Il nome d’arte attuale nasce quando mi trasferii all’estero in Uk nel 2015 e mentre mi trovavo in un job center locale, un impiegato disse: ”Mr Perrino is here?” Da lì è nato il mio nome d’arte.
F: Correggimi se sbaglio: sei cresciuto a Perugia e ora vivi a Newport. Quali sono, secondo te, le differenze tra la scena rap italiana e britannica?
Mr P: Le differenze non sono tantissime ad oggi, la barriera linguistica non è più un problema così grande se pensiamo a Rondo, per esempio, che ha collaborato con Central Cee. uno dei maggiori esponenti in Uk al momento. Oggi in Italia il livello è alto soprattutto a livello di produzione e siamo riusciti ad avere un sound internazionale apprezzato all’estero da molti.
F: Ti sei trasferito in Inghilterra proprio nel periodo in cui è esplosa la trap wave: come hai vissuto tu questa cosa?
Mr P: Bene e male perché mi sarebbe piaciuto essere in Italia durante l’esplosione trap; ma quando potevo durante l’anno tornavo sempre per una o due settimane almeno, quindi a frammenti l’ho vissuta. Mi piacerebbe un giorno andare a Milano, poiché ci sono stato solo poche volte e per poco tempo; due anni fa sono riuscito a realizzare un videoclip vicino al Duomo con un videomaker che settimane prima aveva fotografato Guè e Marracash, fu una bella cosa.
F: Quali, o chi sono, le tue ispirazioni per la tua musica?
Mr P: Al momento Lazza, Sfera e Geolier sono tra le principali ispirazioni.
F: Nel tuo nuovo singolo “In zona”, a partire dal beat stesso, sono presenti dei suoni melodici che rimandano alla Campania, dove sei nato. Che legame hai con il tuo luogo di nascita?
Mr P: Sono molto legato alla Campania e sono un gran tifoso del Napoli; lo scorso anno ho realizzato un brano per la vittoria dello scudetto dal titolo “Napoli Campione 2023”.
F: In “In zona” descrivi il tuo percorso di rivalsa sociale. Come ci sei riuscito? Cosa hai dovuto affrontare?
Mr P: Quando nasci e cresci in un paesino di 10mila abitanti e poi ti trasferisci in un quartiere di Perugia dove non ci sono molti mezzi, soprattutto in ambito musicale, non è così facile, soprattutto per poi ritrovarsi a 20 anni all’estero senza contatti. Tuttavia poi, con la perseveranza, negli anni sono riuscito a creare un team e ad arrivare a piccoli traguardi sempre più importanti ogni anno.
F: “Giuro non mi sono fatto. Sempre incassato, ma poi sono tornato”: con parole semplici hai descritto la tua rinascita. Cosa, o chi, ti ha aiutato in questo?
Mr P: Amici stretti, i fan dal giorno zero ma soprattutto me stesso, non ho mai smesso di crederci e continuerò a farlo.
F: Xthetic è il tuo producer e collaboratore di fiducia. Com’è nata la vostra collaborazione? Cosa devi a lui?
Mr P: Xthetic è uno dei miei produttori principali con cui sono in contatto quasi tutti i giorni, devo molto a lui; lavoriamo insieme dal 2020/21 e credo sia uno dei migliori nel fare beat trap. Se non fosse stato per lui molti brani non sarebbero nati, per cui lo ringrazierò sempre! L’ho conosciuto ascoltando alcuni beat che metteva su YouTube, lui si ispira alla trap italiana ed americana, abbiamo molte cose in comune, ci siamo subito trovati ed abbiamo iniziato a lavorare insieme da più di 2 anni ormai.
F: Hai altri progetti in mente per il futuro?
Mr P: Per ora ho molti singoli in cantiere da far uscire, sarà un anno ricco di musica.
F: Infine ti chiedo di salutare e ringraziare chi vuoi tu!
Mr P: Saluto la Sorry Mom! con cui ho firmato un contratto di recente, i miei amici, parenti, fans stretti e tutti quelli che mi vogliono bene, a presto!
Intervista a cura di Francesca Nicoletti!