Ciao, come stai?
Bene dai, adesso che è uscito il pezzo sono rilassato e soddisfatto. Mi fa essere ancora di più tranquillo dato che il singolo è partito bene, le reazioni stanno andando oltre a ciò che mi sarei immaginato.
Come nasce questo progetto?
Il tutto nasce con una demo che invio a Giuse verso fine 2021. In questi mesi l’abbiamo ripresa e l’abbiamo fatta uscire. Il filo conduttore di questo singolo è senza dubbio l’armonia.
Pensi mai di aver dato alla musica tutto ciò che lei ha dato a te?
No, assolutamente. Secondo me spesso non sono riuscito a ridare ciò che sento la musica mi abbia dato. Penso che il culmine di una carriera musicale sia quello di aver dato a lei tutto ciò che lei ha dato a noi. Spero un giorno di poter ridare tutto ma in un futuro lontano.
Nella descrizione al post Insta in cui hai annunciato l’uscita di questo pezzo dichiari che racconti “di vita popolare di tutti i giorni”. Secondo te quanto è sbagliato credere, da parte nostra, che voi artisti vivete una vita sempre di immagine e che non avete più una vita “reale”?
Per quanto mi riguarda senza dubbio si discosta parecchio. Gli artisti, tra cui me, spesso possiamo essere molto noiosi nella nostra vita privata. Io nella mia musica riprendo spesso il cinema di Verdone il quale prende spesso spunto da sconosciuti osservati al bar. Il mio dono è solo l’osservazione, la quale mi permette di riportare nelle mie canzoni ciò che vedo. Noi artisti non stiamo su un altro mondo, siamo come tanti altri.
Ricollegandomi alla domanda di prima, dici che parli di un “amore finto”. Secondo te che cos’è l’amore?
Domanda veramente difficile, ancora di più dato il mio momento privato. Secondo me è tanto impegno e tanto lavoro ma so che non dovrebbe essere così. Il vero amore è quando due persone si comprendono e si mettono a nudo. Tale fatto ti fa diventare vulnerabile ma l’altra persona non dovrebbe approfittarsene se ti ama.
Questo cammino inizia con “Lentiggini” a Roma, “Ci Avrei Scommesso” a Bologna… ci sarà un’altra tappa?
Sì, sicuramente sì. Nel 2024 spero di potervela far sentire. Le candidate sono Firenze e Venezia, ma vedremo come andrà. Ho visitato entrambe le città ma devo dire che io sono rimasto veramente innamorato di Venezia.
Complimenti per il video della canzone, quello unito alle parole fa veramente un effetto unico. Quanta è voluta l’ispirazione a far sembrare il tutto come un film?
Dipende da che tipo di film. Le vibes di sto pezzo sono neorealiste perché volevo incentrare il tutto sui problemi quotidiani delle persone, proprio come quei film.
Ritornando sulla domanda di prima, secondo te la nostra vita può essere paragonata ad un film dove noi siamo i protagonisti?
Secondo me sì, non appunto attraverso il video e la canzone volevo raccontare la quotidianità. Se ci pensi ai giorni d’oggi è molto comune riprendere quei tipo di film che puntavano alla semplicità ed alla quotidianità.
Nella canzone dite “Lo so che poi domani me ne pentirò”, pensi mai a cosa saresti stato se non avessi fatto le scelte che hai fatto?
Molto spesso capitano quei momenti in cui fai una cosa e sai già che te ne pentirai se lo fai ma lo fai lo stesso. Fa parte di quei momenti, che secondo me fa parte dell’Essere umano, in cui si vogliono rompere i nostri schemi ed equilibri. Di certo sta frase scritta da Giuse mi rappresenta.
Ti ringraziamo per la bellissima chiacchierata, per concludere ti chiederei di salutare tutti coloro che ti hanno aiutato in questo bellissimo pezzo.
Grazie a voi. Di certo sicuro Giuse e Willie per la mano, poi Gianfranco e Daniele, il team della Sony ed i locali a Bologna.
Intervista a cura di Perseo Gatti!