Pensieri e parole sulla playlist New Music Friday del 15 dicembre 2023. Poca roba da commentare. Poca ma bella tranne qualche eccezione come Dan Faiv che ha disatteso le aspettative.
Meritata la cover di Gem.
Colpevole di Gemitaiz (feat. Franco126 & Lil Kvneki): l’accoppiata Gemitaiz/Franco 126 vince facilmente. E devo dire che anche Lil Kvneki da buon ex Caravaggio ha aggiunto una notevole pennellata. Roma in questo genere ha una eleganza che Milano se la scorda salvo rare eccezioni. E che bello vedere la cover di Spotify con l’immagine di Gem fa davvero piacere. Il brano è bello anche perché ha una prof molto raffinata, inusuale e di gran gusto. Voto 8.5
Petit Fou Fou di Rhove feat ANNA. La cassa dritta vince sempre, è il motto di Giuliano Saglia. E come non dargli ragione se anche Rhove adesso sembra anche meglio di quello di Shakerando. Sul testo non entro nel merito ma il pezzo nel complesso suona e la voce di Anna funziona. È lei la rapper che merita questo aggettivo. Anche qui la prod completa un pezzo che, ripeto, fa passare in secondo ordine il testo. Voto 7.5
URAGANO DAMN di thasup. È il padre di Blanco e tutti quelli che utilizzano questo modo di utilizzare voce e melodia. Ma lui, thasup, è l’originale e si sente! Produzione poi incredibilmente ricca di richiami agli anni precedenti il 2000. La sua creatività è geniale e credo di poter affermare senza timore di essere smentito che thasup è un Artista con la A maiuscola. Voto 9
Americana di Sangiovanni. Qui c’è un quartetto di eccellenze: Bias, Zazu, Sixpm e Sangiovanni. E cosa ne poteva uscire? Un pezzone! Giovanni è un ragazzo d’oro, prima di essere un artista è una persona straordinaria. E lo sono anche gli altri tre. E quando le persone sono belle e in sintonia tra loro il prodotto che ne esce è sicuramente il riflesso di tutto ciò. Credo che Sangiovanni sarà un sorvegliato speciale per il prossimo Sanremo, un artista che a prescindere quel che sarà della classifica ne uscirà vincitore. Americana è un bel pezzo. Voto 8.5
Solite chiacchiere di Francesca Michielin. Ecco, appunto: solite chiacchiere. Un brano che potrei definire usando un termine jazzistico: standard. Con la differenza che nel jazz standard si riferisce a brani storici e inarrivabili. In questo caso l’accezione è negativa. Un brano che non ha nulla di nuovo e sa di vecchio. Condurre e cantare non credo siano le armi più forti che la Michielin abbia. Voto 6
Casablanca di MV Killa. Bello il flow. Voce calda e penetrante. Il rap partenopeo a me piace molto. Ha una sua identità sia nelle melodie che nella interpretazione. Spero che Sanremo consenta a Geolier di cantare in napoletano. MV Killa è un riferimento oramai nel collettivo campano. Il brano scorre e piace. Voto 7.5
E.T.A. Dani Faiv (feat. J Balvin & Geolier). Non so a e il mio parere possa interessare a qualcuno. Ma credo di poter affermare che in questo brano uno, o entrambi i feat hanno partecipato perché sono stati pagati! Tanta attesa per un brano che non so quanto possa aver portato a Geolier anche se fosse stato pagato per farlo o se fosse stato convinto/costretto da accordi di scuderia. A J Balvin non muove aria perchè è J Balvin! Il brano è un collage di voci che non hanno assonanza tra loro. Voto 5.
Parliamo delle stesse cose di Gianni Bismark (feat. Bresh). Sono due tra i miei artisti preferiti. Gianni Bismark ha una voce che se l’avesse avuta un americano avrebbe spaccato 10 volte di più. Break per me è la perla della musica italiana. Sanremo prima o poi dovrà tenerne conto. Mi piacerebbe ascoltarlo in un feat con Calcutta. Il brano è bello e la produzione ha una linea quasi minimalista che valorizza il testo e le voci. Voto 8
Lentiggini di Eugenio In Via Di Gioia. Ogni tanto un po’ di musica “intelligente”. In una playlist che rappresenta il meglio delle uscite settimanali ci sta! La musica alternativa, come dice la stessa definizione, offre una opportunità per chi ha le orecchie piene di tanta me**a, visto che questo termine in questi giorni va di moda. Bravi. Voto 8