Exclusive Magazine ha avuto l’occasione di conoscere Irene Effe, la nuova identità artistica di Irene Fornaciari (figlia di Zucchero Fornaciari), e di scambiare due parole in occasione del lancio di “Terra bruciata”, il suo nuovo album in uscita venerdì 5 aprile.
“Come nasce Irene Effe? Cosa ti ha spinto a rivelare la tua identità?”
“Nasce dal fatto di aver trovato una consapevolezza dentro di me molto più forte di volermi togliere tutte quelle sovrastrutture che avevo prima. Nasce dal volermi sentire libera da tutte le scelte di questo nuovo progetto, ma anche nella mia vita in generale. Sono sempre stata insicura, ho sempre ascoltato più gli altri che me stessa; ad un certo punto della mia vita sono andata in black out totale per questo motivo. Mi sono fermata, ho fatto un lavoro dentro di me e sono arrivata alla consapevolezza di non voler più fingere quello che non sono.”
“Il singolo “Terra bruciata” parla del rapporto tra uomo e natura. Com’è il tuo rapporto con la Natura?”
“Il mio rapporto con la natura è molto stretto, perché quando ero piccola, durante la settimana, andavo a casa di mio babbo, che è una fattoria immersa nella natura. Io passavo le giornate da sola, nella stalla assieme agli animali: avevo il mio cavallo, il mio asino, passavo tutta la giornata con loro. La Natura è una parte fondamentale della mia vita, non appunto cammino scalza sulla terra e sull’erba, mi fa sentire una sensazione unica con il mondo; è anche scientificamente provato che camminare scalzi sulla terra fa bene e ricarica le energie positive. Io non mi vergogno a dire che accarezzo gli alberi, accarezzo i fiori e ci parlo anche! Questa cosa mi rigenera, per cui ho voluto dedicare una canzone alla natura proprio perché penso che bisognerebbe avere molto più rispetto di lei, visto che la natura senza di noi vivrebbe lo stesso, forse anche meglio, mentre noi non potremmo campare senza la natura. Dovremmo avere più rispetto.
“Cosa ti ha dato la Natura, che non ti ha dato nessun altro?”
“Mi ha insegnato la pazienza di aspettare il ciclo delle stagioni, la forza che hanno gli alberi di affrontare l’inverno, la rinascita durante la primavera. Tutti questi sono messaggi che ci dà la natura; io credo che l’inverno sia il momento difficile, che verrà superato dalla rinascita, rappresentata dalla primavera. Se osservi la natura capisci tante cose, lei è la bellezza per eccellenza: per esempio, le piante che crescono in natura, quindi non quelle coltivate dall’uomo, creano un disegno armonioso.Ma anche gli animali mi hanno insegnato qualcosa, come l’amore incondizionato, il rispetto e la pazienza; per esempio, prima che il mio cavallo acquisisse fiducia in me, ci è voluta la pazienza da parte mia di capirlo, di ascoltarlo, di comprendere il suo linguaggio non verbale. Grazie agli animali ho imparato ad essere una brava osservatrice.“
“Questo album è estremamente sincero e viscerale; all’interno c’è tutto quello che ho vissuto in questi anni, affrontando tematiche come la salute mentale, il rispetto verso la natura, la libertà di essere sé stessi senza vergognarsi dei propri limiti e delle proprie fragilità, la capacità di affrontare i propri demoni e di abbracciare l’ansia; questo è il filo conduttore di tutto il disco. L’ho scritto senza ragionarci troppo, lasciando da parte i vari compromessi che ci sono nella musica; posso dire che questo album è libero e spero che chi lo ascolterà lo percepirà.”
Recap a cura di Francesca Nicoletti!