“ContaminAzioni prologo di una rinascita”, iniziativa promossa e finanziata dal Comune di Napoli nell’ambito del progetto “Altri Natali”, è il nuovo progetto culturale ideato dall’associazione Acta progettazioni APS, un gruppo di persone accomunate dal sogno di fare musica per spirito di condivisione, che dopo il successo dell’anno scorso con la rassegna #ClassicoContemporaneo tornano a fare eventi a Napoli nel periodo che anticipa le festività natalizie: contaminare attraverso le azioni, le esperienze, attraverso i suoni.
Quest’anno la rassegna si svolge in due diverse sedi situate al centro di Napoli. Due i direttori artistici, Michele De Finis e Marco Messina. Gli artisti che parteciperanno sono tra i talenti più esclusivi del panorama musicale italiano, ma di fama internazionale. “ContaminAzioni” promette di coinvolgere l’intera città in concerti che faranno storia.
Si comincia con i dibattiti che si terranno a Palazzo Cavalcanti: il primo è in programma il 10 Dicembre alle 17 con il produttore e compositore di jazz elettronico Dario Bassolino e i Thru Collected, che dialogheranno con Michele De Finis, direttore artistico di “ContaminAzioni”, e Caterina Bianco.
Il 18 Dicembre alle 17 sarà la volta del secondo talk con Antonio Fresa e Marco Messina, storico musicista dei 99 posse, compositore di colonne sonore come Martin Eden nonché direttore artistico di “ContaminAzioni”.
Da giovedì 19 dicembre si dà il via ai concerti nella nuovissima location dell’ex ospedale militare, struttura storica della città che è stata da pochissimo completamente restaurata senza aver perso il fascino delle memorie. Con il live della dj e vocalist Sara Persico e Davide “BOOSTA” Dileo il tastierista e fondatore dei Subsonica in Post Piano Session / Napoli tape, la serata sa già di poesia, futuristica e appassionante, come solo un genio del suono sa fare.
Si prosegue il 20 dicembre con due pilastri del rock italiano, Cristiano Godano, la voce dei Marlene Kuntz e Massimo Zamboni chitarrista e compositore dei Cccp e dei successivi CSI.
Zamboni insieme al tastierista Cristiano Roversi e al chitarrista Erik Montanari presenta P. P. P. – Profezia è Predire il Presente”, una performance che ha tra le sue linee guida una frase di Pasolini: “Un dolore civico profondo”. Lo stesso dolore che accompagna incessantemente il percorso di Zamboni come uomo e come intellettuale. Sarà un susseguirsi di letture tratte dalle sue opere intervallate da esecuzioni musicali, alcune delle quali inedite e composte per l’occasione.
La serata conclusiva, il 22 dicembre, vedrà Eugenio Finardi, esibirsi insieme con due straordinari musicisti, Giuvazza Maggiore, storico chitarrista di Finardi e Raffaele Cesarano. Il progetto si intitola “Euphonia”, una suite che incorpora i brani in un flusso ininterrotto che accompagna l’ascoltatore attraversando vari stati emozionali. Il Flow si sviluppa in un continuum spazio temporale in un’interpretazione ogni volta unica e diversa sul canovaccio delle canzoni di Finardi, con qualche omaggio ai suoi autori più cari, da Battiato a Fossati, dando un respiro più ampio alle emozioni, condivise in un’intensa esperienza collettiva. Un concerto di un’energia molto intensa.
Afferma il coordinatore delle politiche culturali del Comune di Napoli Sergio Locoratolo: “Il progetto “ContaminAzioni”, promosso dal Comune di Napoli e curato dall’associazione Acta progettazioni APS, non solo propone una serie di eventi di alto livello artistico, ma porta avanti una visione che va oltre il semplice spettacolo: la contaminazione come forma di rinnovamento e rinascita, sia per la città che per gli artisti. La scelta di mescolare generi e stili, con artisti di calibro internazionale e voci storiche del rock italiano, come Massimo Zamboni e Cristiano Godano e, per la serata finale, di Eugenio Finardi, dimostra una ricerca costante verso l’incontro tra suoni diversi e l’esplorazione di nuovi linguaggi musicali. A livello politico, l’iniziativa si inserisce perfettamente nella strategia dell’Amministrazione comunale del sindaco Manfredi, che da anni punta a rilanciare Napoli come ‘Città della Musica’. È un tentativo di portare Napoli, attraverso un itinerario gnoseologico, al centro di una rete culturale internazionale, sfruttando la sua tradizione musicale ma allo stesso tempo spingendo per una contaminazione che le consenta di essere competitiva nel mondo contemporaneo. La rassegna ‘ContaminAzioni’, quindi, diventa un simbolo di questa ambizione di rinnovamento e internazionalizzazione, ma anche di valorizzazione delle realtà artistiche locali, come evidenziato dalla presenza di artisti napoletani emergenti. In questo contesto, il progetto diventa non solo un’opportunità per i cittadini di godere di eventi musicali di qualità, ma anche una vetrina per Napoli, capace di attrarre un pubblico più ampio e di rafforzare la sua identità culturale, sia all’interno che all’esterno dei suoi confini. L’idea di ‘rinascita’ attraverso la contaminazione non è solo un concetto artistico, ma diventa una visione politica per una città che si sta rinnovando, e lo fa con la musica come linguaggio universale”.
“Contaminazione è una delle parole chiave del progetto Napoli Città della Musica, così come internazionalizzazione, valorizzazione delle professionalità e delle giovani generazioni, temi sostanziali che da tre anni l’Amministrazione Manfredi sta riuscendo ad attuare e che sono anche al centro al centro dell’iniziativa di Acta Progettazioni», aggiunge Ferdinando Tozzi, delegato del Sindaco per l’industria musicale e l’audiovisivo.
“Il titolo della rassegna ‘Contaminazioni, prologo di una rinascita’ racconta bene lo spirito con cui l’associazione Acta progettazioni e i direttori artistici Michele De Finis e Marco Messina hanno pensato a questo progetto” – dichiara Anna Soriente, presidentessa dell’associazione Acta Progettazioni APS. “L’idea è infatti quella di proporre nell’ambito delle festività natalizie, che sono giornate in cui tradizionalmente la nostra città accoglie tanti turisti ma anche tanti napoletani emigrati, tre momenti musicali in cui grandi nomi della musica italiana contemporanea mostrano attraverso i loro live quanto la contaminazione sia alla base della ricerca musicale. Ogni artista rinasce ogni volta che propone una nuova opera oppure ogni volta che affianca la propria poetica a quella di altri musicisti, magari sperimentandosi in altri generi. È quello che accadrà sul palco dell’Ex Ospedale Militare il 19, 20 e 22 Dicembre ed è ciò di cui si discuterà nei talk che si terranno a Palazzo Cavalcanti il 10 ed il 18 Dicembre. ‘Contaminazioni’ è una rassegna che vuole contribuire a portare Napoli all’interno di un panorama musicale globale, dimostrando che non solo la città è in grado di accogliere grandi eventi di portata internazionale ma che ambisce ad una proposta quotidiana di alto livello e capace di rompere i confini metropolitani, trovando interesse sia nella cittadinanza che può fruire di bellissimi spettacoli gratuiti ma anche nei tanti turisti che arrivano in città e spesso sono in cerca di proposte artistiche, eventi, concerti di respiro internazionale.”
“L’idea dietro ‘ContaminAzioni’ arriva da tante discussioni con Michele De Finis: innanzitutto per portare a Napoli situazioni musicali che non sempre si vedono. La nostra città è diventata, negli ultimi anni, richiestissima sui social e nel mondo della cultura”, così Marco Messina direttore artistico di Contaminazioni in una nota. “Questo potenziamento pazzesco può a volte dar spazio al provincialismo, mentre invece il concetto di contaminazione sta proprio nel portare a Napoli qualcosa che arrivi fuori dalle mura della stessa. Tuttavia Napoli è presente in questa rassegna, lo è anche nella figura di Sara Persico, straordinaria artista locale che sta avendo un grande successo.” Messina pone l’accento anche su tanti luoghi e realtà napoletane che hanno fatto del concetto di Contaminazione un proprio cardine, come ad esempio Auditorium 900: il desiderio di questa rassegna pare essere dunque quello di “dare spazio alla musica indipendente accanto alle serate dei grandi classici napoletani”.
“Per quello che so io, non esiste una nascita se non vi è una Contaminazione, un incontro con qualcosa di diverso”, così in una nota Michele De Finis, direttore artistico della rassegna Contaminazioni. “Mischiare pianoforte e musica elettronica, con Boosta dei Subsonica, mescolare Zamboni e Godano, unire Eugenio Finardi ad altri generi è l’essenza di questo progetto.”