Se prima fare un singolo da disco d’oro era un traguardo difficile, nell’epoca social non lo è più. Ambire alle prime posizioni delle classifiche, nel nuovo millennio, sembra essere molto più facile. Infatti nel corso degl’anni, già dallo scorso decennio, molto spesso si sono visti cantanti giovanissimi, ottenere certificazioni e premi di tutti i tipi. Spesso i social, così come i talent hanno aiutato molto a ringiovanire la musica in Italia. Ottenere successo prima da “giovane” significava fare il super-album da top ten o la hit a circa 24/25 anni, ma nell’ultimo periodo stiamo assistendo a record realizzati anche da teenager.
I due fenomeni che oggi analizzeremo sono Shiva classe 1999, e ANNA nata nel 2003. Entrambi rappresentano la modifica del hip-hop in Italia, creando una vera e propria generazione, ma che futuro ha?
I maggiori singoli dei due sono “Auto Blu” e “Bando”, il primo remake dell’iconica canzone disco dance degli EIFFEL 65, la seconda invece è una canzone da discoteca con un ritornello divenuto un vero è proprio mantra. Oltre a somiglianze per quanto riguarda la struttura musicale, hanno in comune il fatto che siano diventati dei veri e propri trend sulla piattaforma cinese TikTok.
La tendenza degli artisti nel 2020 è rappare sulle basi electro-dance o disco dance, per rendere il prodotto più commerciale possibile, cambiando ancora una volta le caratteristiche del fenomeno trap, creandone addirittura uno tutto nuovo e unico. Un fenomeno che da molti viene apprezzato mentre da altri odiato, ed entrambi i tipi di fanbase sono importanti perché a prescindere dal parere sono sempre persone in più a cui arriva il proprio prodotto musicale. Shiva ed ANNA sono solo due degli esponenti di questo nuovo stile musicale. Infatti anche ThaSupreme, Samurai Jay, Boro Boro e tanti altri sono arrivati al successo davvero in giovanissima età modificando la concezione della trap, utilizzando basi dalle tonalità reggaeton, elettrodance, country, pop, disco e creando ritornelli che entrano in testa, diventando dei tormentoni, dando quindi più musicalità a quella standardizzazione del genere trap.
Da molti è stato definito baby-trap sia con un’accezione disprezzativa sia una positiva. In entrambi tipi, “Baby” si intende realizzata da artisti giovani, ma in molti accusano che questo tipo di musica sia più vendibile a un pubblico giovanissimo, lo stesso tipo di consumatore di Tik Tok. Cosa del tutto sbagliata poiché anche artisti anagraficamente più grandi , come Mambolosco, Samurai Jay, Highsnob, Enzo Dong, Beba e tanti altri, utilizzano Tik Tok come metodo di diffusione, semplicemente per sponsorizzare al meglio un proprio pezzo e per interagire di più con i fan. Accusare quindi un artista di produrre solo musica per bambini è sbagliato, perché è normalissimo che un artista tenda a creare un prodotto più mainstream e che possa piacere a persone di più fasce d’età. Oltre alla passione, bisogna sempre ricordarsi che è un lavoro e quindi ci deve stare un guadagno, alla fine la canzone è un prodotto che va venduto, abbiamo quel tipo di canzone che trasmette più emozioni e sentimenti, così come esiste il prodotto che non trasmette assolutamente nulla, ma questo è un discorso che vale per la musica, non solo per gli artisti della nuova scena.
Questa nuova generazione non è negativa, ma anzi, è il simbolo portante del ringiovanimento dell’Italia, facendo sperare a chiunque col sogno della musica di poter ottenere grandi risultati e far conoscere le proprie canzoni a tutti, abbattendo i limiti d’età per provare a fare qualsiasi tipo di forma musicale, che sia il rap o il canto. La baby-trap è un fenomeno evolutivo della trap che non scomparirà ma anzi, sarà il primo passo per una prossima evoluzione di questo genere musicale.
Articolo a cura di Lorenzo Muto!