“Legends never die” è il primo album postumo di Juice Wrld, all’anagrafe Jarad Anthony Higgins, scomparso a soli 21 anni lo scorso 8 dicembre. A 7 mesi dalla morte avvenuta per overdose al Midway Airport di Chicago, durante un volo di ritorno da Los Angeles, la sua casa discografica ha pubblicato il primo lavoro postumo dell’artista, un progetto composto da 21 tracce. L’album era stato anticipato dal singolo “Life’s a Mess”, in collaborazione con Halsey, che ha voluto ricordare il rapper con queste parole: “Una delle persone più belle che abbia mai conosciuto, un vero genio in grado di creare testi e melodie senza ripensamenti o esitazione. Una bellissima anima che credeva nel diffondere amore e nel creare una comunità dove le persone si sentissero meno sole. Significa tutto per me poter far parte di questo album”. Halsey è stata anche una delle prime persone ad ascoltare l’album in anteprima nelle scorse settimane, come ha sottolineato sotto uno dei suoi ultimi post su Instagram con il video ufficiale del singolo. “Life’s a mess” è stato anche l’ultimo incontro tra i due artisti, con Halsey che ha voluto tatuare sulla mano il nome del singolo con “999”, un numero che ha accompagnato Juice Wrld durante la sua carriera. Oltre alla partecipazione di Halsey, l’album vede le collaborazioni di Trippie Redd, uno degli artisti che ha collaborato di più con Juice negli anni, e la produzione di Marshmello nel singolo “Come & Go”. Secondo Spotify, l’album è stato uno dei più presalvati della storia, con numeri che si avvicinano alle 200/250mila unità. Un successo che raggiunge e supera quello dei suoi primi due album in studio: Goodbye & Good Riddance e Death Race for Love. Proprio l’esordio con Goodbye & Good Riddance aveva aperto a Juice Wrld le porte del mercato musicale americano, con Lucid Dreams diventata una delle colonne sonore dell’autunno del 2018. Un singolo in grado di rompere gli schemi dello streaming musicale, avendo toccato solo su Spotify il miliardo e mezzo di streams. “Legends never die” diventa purtroppo l’ennesimo capitolo postumo del 2020, il terzo album hip hop dopo Shoot for the Stars, Aim for the Moon di Pop Smoke e Circles di Mac Miller. Tre artisti under 26, un’eredità musicale incredibile distrutta dalla fama e dalla voracità del mercato musicale americano. Tre voci spezzate tra abusi di sostanze e un’esecuzione a sangue freddo.
Articolo a cura di Vincenzo Nasto!