Dopo le 64 bars per Red Bull, molti avevano sospettato di una possibile uscita ufficiale di Lazza però forse in pochi avevano intuito un’uscita del genere, si parla ovviamente di “ J ”, il mixtape uscito il 17 Luglio.
Bisogna anche aggiungere che Lazza è ormai sulla bocca di tutti da almeno un paio di anni difatti l’annuncio di quest’uscita ha creato molto hype nonostante egli non abbia praticamente rivelato quasi nessuna collaborazione.
“ J ” è composto da dieci tracce ed ospita una miriade di artisti tra produttori e rappers.
Ad aprire le danze è l’omonimo singolo che è una manata di flow e punchlines provocatorie, il tutto confezionato da un ritornello che tramuta in un red carpet che ti guida al’uscio del mixtape.
A seguire troviamo il primo feat all’interno del progetto, assieme a Capo Plaza, la canzone suona molto bene e le liriche sono interessanti, forse questa volta Plaza è riuscito veramente ad alzare il livello della canzone arricchendola.
“ 2 Tiri “ è la terza traccia della tracklist e vede come ospite Tha Sup, la canzone è oggettivamente carina ma il ritornello può facilmente ricordare molti altri tormentoni cantati dal giovane pupillo della Machete.
Nonostante le temperature da capogiro il ” Moncler “ non poteva di certo mancare nel mixtape di Lazza, assieme a quest’ultimo ci sono il sempiterno Guè e Pyrex, la canzone è molto grezza a livello musicale, sia Cosimo che il principe della Dark riescono ad entrare bene nelle corde della canzone senza toglierle e aggiungerle nulla in più.
La lingua dell’amore è sicuramente il francese, lingua ripresa nel ritornello di “ Mon Amour “, una canzone veramente ben riuscita sia musicalmente che liricamente, Shiva confeziona una strofa perfetta per questo tipo di sonorità mentre Lazza rimane una garanzia, assurdo.
Zzala è stato tra i primi se non il primo a propsare il giovane Rondo da Sosa, portandolo pure in J Mixtape, la canzone in questione è Slime, Rondo entra in essa padroneggiando più flow quasi come se non fosse lui l’ospite, a smentirci però è Lazza che nella seconda strofa si prende tutto quasi con disinvoltura, nonostante sia una delle canzoni migliori del progetto, l’ultima parte del ritornello forse diventa un po’ stucchevole dopo vari ascolti.
Nella settima canzone possiamo trovare 2/4 della Dark Polo Gang, con Tony come ospite e Luke che fa da direttore d’orchestra, che dire Lazza si è avvicinato molto all’immaginario del collettivo Romano riuscendo anche a cacciare una delle migliori strofe degli ultimi tempi, per quanto riguarda il duo Romano invece non delude nella sua zona di comfort.
Possiamo deliziare le nostre orecchie ascoltando una collaborazione tra uno dei maggiori esponenti della trap milanese con uno dei maggiori esponenti della trap partenopea, Geolier non si fa mettere i piedi in testa dal rapper di Vimercate e fa una bella prestazione, il tutto confezionato dal ritornello di Shiva che in questo ambuto sta diventando una sicurezza.
Come penultima canzone c’è il feat che più che tra colleghi è una collaborazione tra veri amici, dato il grande rapporto che c’è tra Emis e Lazza, nella strofa e nel ritornello cantati da quest’ultimo possiamo trovare molte citazioni interessanti mentre la strofa di Emis è ben riuscita.
A chiudere le danze troviamo un’altra volta Lazza in forma smagliante con Gemitaiz che fa il suo, forse un po’ sottotono questa volta però.
Che dire, è veramente difficile trovare difetti negli ultimi lavori di Lazza, nonostante non sia più un emergente continua ad essere uno dei più affamati nella scena.
Da questo mixtape però potevamo aspettarci di più? Ci è concesso? Oppure lo ritenete perfetto e ineguagliabile così com’è?
Articolo a cura di Fabio Xhani!