Le linee scure, doppie e tratteggiate per un impatto visivo crudo, dove il senso estetico e la sua semantica si mescolano creando un urlo sovversivo. L’arte di Ozy ha la necessità di proporre qualcosa che nasce in strada, vive nei suoi vicoli, sopravvive nella sua non linearità. Come Jean Michel Basquiat nei vicoli di Brooklyn, Ozy nasce dal writing e si sposta su tela, fino a ritrarre l’anima degli artisti hip hop. Suoi sono i lavori per alcuni dei rappresentanti più noti del panorama italiano, da Gemitaiz alla DPG, passando per Noyz fino ad arrivare a Sfera Ebbasta. Un percorso rapidissimo per un ragazzo del Sud Italia, arrivato a toccare l’America con mano nella sua collaborazione, per adesso, più importante: la copertina per il nuovo singolo di Desiigner, l’autore di Panda. Un successo che nasce tra le correnti e le influenze del liceo artistico che ha vissuto in maniera intensa, nelle frequentazioni con i writer della sua città, ma soprattutto nel connubio tra il realismo americano degli anni 80’ e la musica hip hop. Ozy preferisce rimanere anonimo per adesso, affinché la sua arte parli la sua lingua e trasmetti il suo messaggio, così che possa assumere il volto di ogni persona che ci si confronta. Un passo alla volta, come nei suoi studi, un campo quello della pittura che ha vissuto intensamente, soprattutto nella scoperta di artisti come Caravaggio, Dalì e Basquiat. Il messaggio di rivalsa personale e sociale lo si può leggere nella temperatura dei suoi colori, nei suoi tratti, nelle sue emozioni discordanti, nella visione di un mondo digitale apatico alla memoria. Il suo obiettivo è portare vita nel mondo che si è evoluto dai tratti analogici, un prodotto diventato usa e getta ma che con Ozy rivive nelle mani sporche della pittura, nelle sue visioni e nelle sue continue prove. Un talento che per adesso non sta vivendo con l’ossessione della continuità, perché l’arte ha un suo tempo, una sua analisi e un suo processo creativo fatto di ispirazioni e contesto ambientale. Proprio questo sottrarsi ai tempi veloci del mondo digitale, risulta una delle caratteristiche vincenti di Ozy, capace di dettare i tempi, rinchiuso in un alone di musica e messaggi. L’ascolto diventa parte integrante del processo attraverso le parole degli artisti che lo hanno ispirato. Un nome? J.Cole. Un liricista con cui condivide il potere delle parole e delle immagini più che delle apparenze, una figura in grado di accompagnarlo in ogni momento di ispirazione. Ozy è un’artista che, per adesso, vive di suoi tempi e di sue uscite, di collaborazioni con il mondo street e di influenze black. Ozy è un vento che squarcia l’omertà delle apparenze estetiche e disegna la strada e i suoi attori, il suo messaggio e i suoi toni. Ozy è senza censura, una boccata d’aria fresca per l’arte, una corrente dall’Italia fino ad oltreoceano.
Articolo a cura di Vincenzo Nasto!