Dopo essere stato annunciato lo scorso 17 luglio alle 17, stanotte è arrivato Malandrino, il primo singolo del joint album di Emis Killa e Jake La Furia, Sopra la produzione di Low Kidd, Emis e Jake, come annunciato nei post sui propri profili social, riportano alla memoria la Milano anni 90/2000. Una rivisitazione di un passato tra booster e “lame nel buio dei vicoli“. Malandrino, anche se sostenuto da sonorità dance, è un ritorno al passato, una fotografia dei tempi che furono. La macchina del tempo riporta Emis a Jake ai tempi di chi c’era “prima della trap, prima dei bicchieri di lean, prima del Vicodin”, uno statement di un passato fatto di gavetta e scoperta, dalle musiche alle droghe, dalle donne al successo.
Malandrino è anche omaggio all’hip hop italiano anni 90’ che ritroviamo nella citazione di Emis Killa alle barre di Neffa in “Lo Straniero” con “Quando andavo a scuola da bambino, la gente nella classe mi chiamava malandrino”.
Il primo assaggio di 17 è andato nella direzione indicata la scorsa settimana dai due artisti milanesi, una wave che accetta di essere diversa dai canoni musicali attuali, senza risultare obsoleta. La spinta e la musicalità, accompagnati dalla forte connotazione old school dei due artisti rende Malandrino un’ottima introduzione al disco. Un messaggio chiaro: no alla ricerca del ritornello da radio, si riporta questa musica dove è nata; in strada.
17 in arrivo a settembre nei digital stores, potrebbe essere l’ultimo capitolo della carriera di Jake La Furia. Ad Emis, come affermato da entrambi sui propri profili social, lo legano oltre 15 anni di carriera che hanno segnato la storia dell’hip hop italiano, ma soprattutto uno stretto e sincero rapporto di amicizia, tra due persone che hanno individuato la chimica del proprio rapporto: il mentore e l’erede.
Dopo oltre 20 platini all’attivo, la collaborazione in un joint album tra Emis e Jake era stata anticipata da brani in congiunta contenuti negli ultimi dischi dei due artisti. Da “Non è Facile” a “Brutte Abitudini”, fino ad arrivare a “Qualcuno”, la coppia aveva espresso già in passato delle attitudini condivise. 17 potrebbe essere la nuova frontiera del joint album italiano, un progetto che nella penisola ha avuto pochi precedenti, ma illustri. Basti pensare a Santeria dell’altra coppia milanese Marracash/Guè Pequeno, Rapstar di Fabri Fibra/Clementino, e spostandosi a Roma non si può non esser stati rapiti dai molteplici dischi della coppia Gemitaiz/Madman.
Menzione speciale per 2 progetti che hanno costruito le fondamenta del movimento hip hop italiano anni 90/2000. “El Micro de oro”, progetto dei Siamesi Brothers, duo fondato insieme da Esa e Tormento, allora con la partecipazione del compianto Primo Brown, fu uno dei primi esperimenti di contaminazione musicale urban. Spostandoci a sud di 300 km invece troviamo il duo partenopeo dei Co’sang, composto da Luchè e Ntò, una ventata d’aria fresca per un progetto musicale che ha portato il suono Newyorkese, misto alla musicalità dell’hip hop francese, in una regione ancora legata alle origini classiche e melodiche della musica.
17 e la old school, Jake ed Emis, il ritorno della Milano Finest non è mai stata così vicina.
Articolo a cura di Vincenzo Nasto!