Come definiresti Nese Ikaro e perché sia capace di “distinguersi “?
Se dovessi vedermi da fuori e descrivermi, credo di essere un concentrato di esperienza e passione, ma soprattutto credo di avere una tenacia fuori dal comune. Nello specifico, credo che l’aspetto più distintivo sia il tentativo di rappresentare uno scenario realistico della mia vita.
Da cosa deriva la scelta del tuo nome d’arte?
Prima di tutto, sono sempre stato un grande appassionato del writing e della mitologia. ”Nese” era il mio tag da quando avevo più o meno 14 anni e ho scelto di portarlo avanti anche come nome d’arte,”Ikaro” l’ho aggiunto successivamente poichè mi rispecchio molto nella sua leggendaria storia. Ho un carattere altalenante che mi porta spesso a vivere momenti di vita estrema in cui mi lascio trasportare dall’entusiasmo, per poi lasciarmi sprofondare con le mie stesse mani.
Parlaci un po’ del tuo avvicinamento alla musica… quanto vale per te e cosa rappresenta nella tua vita?
Per quanto riguarda la mia esperienza personale, ho iniziato il mio percorso artistico quando avevo 14 anni. A Roma nei contest che venivano organizzati dai movimenti hip-hop emergeva chi sputava le rime, chi riusciva a trasmettere qualcosa di vero sul palco. Credo che tutt’ora la musica debba seguire ancora certi criteri,e questo va di pari passo al modo in cui la vivo.
Entriamo nel vivo… da cosa nasce il tuo progetto?
Il mio progetto nasce dall’esigenza di mettermi a nudo con la speranza che il pubblico ascoltando la demo sappia qualcosa di più della mia vita, dalle mie esperienze più significative ai piccoli momenti di routine quotidiana.Negli anni, purtroppo, ho scritto con l’intenzione di soddisfare i canoni predisposti dal mercato,cercando a tutti i costi di soddisfare i gusti dell’ascoltatore, ma stavolta ho lavorato unicamente su me stesso e a mio parere è stato terapeutico.
“Homesick” ha a che fare con la nostalgia, sarà un concetto chiave delle tracce? Il numero “00149” a cosa fa riferimento?
Sicuramente. Durante i miei 26 anni ho viaggiato molto per lavoro e la nostalgia è sempre stata una sensazione forte che mi ha accompagnato. 00149 altro non è che il CAP del quartiere in cui sono cresciuto e a cui sono molto legato.
Il cortometraggio ci ha dato un assaggio di quella che è la tua visione, quali sono le aspettative che credi si siano create intorno al tuo nuovo album?
Non so precisamente quali siano le aspettative che gli altri si sono creati, ma posso dirti quali sono le mie. Mi aspetto che una volta ascoltata tutta la demo,l’ascoltatore possa conoscere meglio ”Andrea” piuttosto che ”Nese Ikaro”, affezionandosi così alla mia vera persona e di conseguenza la mia musica.
Quali sono le tue influenze? Sono state fondamentali in questo nuovo album?
Ciò che ha influenzato maggiormente la realizzazione della demo credo che sia stato il fatto di averla scritta interamente a Roma. Ho abitato in molte città come Londra, Dublino, Francoforte ma la mia città di appartenenza riesce sempre a tirarmi fuori qualcosa di speciale. Inoltre, tutte le persone che hanno lavorato al progetto mi conoscono molto bene a livello personale e credo che questo abbia fatto la differenza.
Pensi che il tuo progetto possa fare la differenza?
Sicuramente non ho questa pretesa. Spero però che possa essere un modo per far capire agli artisti emergenti come me che non è necessario di descrivere una realtà che non gli appartiene per essere apprezzati.
Che linee sonore seguirà il tuo disco? Puoi darci qualche spoiler sul sound?
Sono cinque brani molto diversi l’uno dall’altro dal punto di vista delle sonorità, le quali abbracciano trap, rap e pop, sound racchiusi nell’ampio mondo del genere urban. Anche la scelta delle produzioni è stata fatta in base a questi parametri. Esplorare più generi è sempre stata una caratteristica costante nella mia musica.
Sei soddisfatto del lavoro svolto? Qual è il tuo obbiettivo con questo nuovo album?
Si, penso di non potermi rimproverare niente, chiaramente si può sempre fare di meglio ed è per questo che vi consiglio di tenermi sott’occhio =)
Intervista a cura di Sara De Lucia!