TOMMY KUTI
FUORI OGGI IL VIDEO DI
ALÈ ALÈ
IL NUOVO SINGOLO
DALLE SONORITÀ AFROTRAP
Sto con la Gang
Tous mes frere
Broda sey you dey
Guarda ci sono man
Non nascondo l’accento
Sanno da dove vengo
Fuori oggi, mercoledì 5 maggio, il video di “Alè Alè”, il nuovo singolo dell’artista afroitaliano Tommy Kuti, disponibile in streaming e digital download al link https://www.tommykuti.com/. Il video, diretto da Silvia Tonelli e girato a Castiglione delle Stiviere (MN), è visibile al seguente link: https://youtu.be/dZ1WVFqfsvI.
Le immagini ci portano nel quartiere cosmopolita Cinque Continenti del paese in provincia di Mantova dove l’artista è cresciuto. Il video è caratterizzato dal desiderio di raccontare il quartiere in un modo lontano da quello stereotipato adottato dagli altri rapper: i volti, i luoghi e le persone sono riprese nell’intimo della loro semplicità. La coreografia è stata realizzata da Momo John Cedar.
“I bambini corrono per strada e nel parco in mezzo alle bottiglie rotte fino al tramontare del sole. – commenta Tommy Kuti – Tra un gioco e l’altro urlano frasi in dialetto bresciano miste allo yoruba o al marocchino o al cinese. Le nostre mamme hanno sempre quello sguardo sorridente che sembra dire ‘Hey, tu non mi fotti!’,. I pusher litigano quasi sempre, ma hanno anche un incredibile senso dell’umorismo. Schiere di giovani diventati uomini troppo presto, si danno da fare per portare il pane a casa. Chi cresce qui ha una sola opzione, svegliarsi e darsi da fare. Perché solo così si sfugge alle sabbie mobili della vita di quartiere”.
Prodotto da Diiamoond, beatmaker 18enne cresciuto a Firenze con già diversi brani di successo nei mercati internazionali, e Yves the Male, produttore milanese di adozione, che nell’ultimo anno ha collaborato con nomi del calibro di Fabri Fibra, Nitro e Dani Faiv, “Alè Alè” è un viaggio culturale all’interno del contesto cosmopolita nel quale Tommy Kuti è cresciuto, che ha deciso di utilizzare nel testo varie lingue, Italiano, Inglese, Pidgin English, Yoruba e francese, mettendo in risalto le varie sfaccettature della propria cultura.
“Le rime della canzone raccontano una storia di rivincita e speranza, il pezzo sembra voler celebrare la rivincita degli ultimi. – commenta Tommy Kuti – Voglio usare la mia voce per raccontare la storia di molti altri figli di immigrati cresciuti nel bel paese, con pochi strumenti per realizzarsi, ma tanto spirito di rivalsa e fame.”
Per promuovere il brano è stata siglata una collaborazione con il ballerino Momo John Cedar e l’App Triller, che, attraverso una challenge, cercherà di mettere in mostra i migliori ballerini di Afrobeats dello stivale. Riuscirà Tommy a insegnare agli Italiani a ballare l’afrobeats? Intanto mettetevi comodi e ascoltate il sound del parente italiano di Fela Kuti.
Dopo l’uscita dell’EP “Italiano Vero” per Universal Music nel 2018, Tommy Kuti ha dimostrato di essere un artista poliedrico a 360 °. Nell’arco di due anni è apparso in TV nel programma Pechino Express, ha pubblicato un libro per Rizzoli “Ci Rido Sopra”, è apparso al Piccolo Teatro di Milano nello spettacolo Ritorno a Reims (Regia di Thomas Ostermeir) e si è fatto conoscere sui suoi profili social in qualità di grande intrattenitore attraverso collaborazioni con grandi marchi (Amazon, Netflix, Reebook etc.). Dall’anno scorso conduce su TRX Radio il programma 2G Rap assieme a Rebecca Kazadi, che mira a far conoscere i rapper di seconda generazione in Italia e dar loro la giusta rilevanza. Ha inoltre partecipato allo spot pubblicitario della nuova serie Netflix, “Zero”. Dopo le numerose esperienze extramusicali l’artista ha deciso di tornare a far parlare di sé attraverso le sette note rilasciando un brano ritmato dalle sonorità Afrotrap.