Doppio Disco di Platino con l’album “Emanuele” e numerose certificazioni per i brani dove sono presenti i suoi featuring ma il rapper campano è pronto a consacrarsi definitivamente nel mondo della musica con questo famoso secondo progetto, che è sempre il più difficile nella carriera di un artista?
Una domanda che potremmo rispondere con un’affermazione positiva e che lo stesso artista, in un video post su Instagram ha lasciato intendere portando alla bocca il suo vecchio album “Emanuele” come a rappresentare che il nuovo Geolier sarà più forte di quello precedente.
Rivedendo il percorso artistico Emanuele Palumbo di strada ne ha fatta, partito dalla sua Secondigliano con il nome d’arte “Geolier” che sta a significare “Secondino”, oggi vanta importanti collaborazioni con artisti di spessore come Luchè, Noyz Narcos, Fabri Fibra, Guè, Sfera Ebbasta, Shablo, Marracash, Rocco Hunt, D’Alessio e la Crew che lo accompagna, Clementino, Lele Blade e non ultimo quello con il progetto SLF.
Un sogno iniziato pensando le rime della sua “P’Secondigliano” durante le ore di lavoro in fabbrica, brano cantato in collaborazione con Nicola Siciliano e diventato virale passando dal tamtam dei telefonini a oltre quarantamila visualizzazioni su Youtube.
Un successo che per molti era segnato dalla grande voglia di emergere e l’abilità di riuscire a comporre rime capaci di rimanere impresse nella mente anche di chi è profano del rap.
Così dopo il successo del suo primo album “Emanuele” prodotto dall’etichetta indipendente BFM Music di Luchè ed Enzo Chiummariello che hanno accompagnato l’artista in tutti i suoi percorsi come una vera famiglia, oggi Geolier si cimenta in una nuova avventura con il suo storico team e la Sony Music Italia per un nuovo capitolo del suo percorso musicale.
Sappiamo che sarà un album basato su idee molto chiare, sonorità vicine all’Hip-Hop americano ma sdoganando definitivamente l’uso della lingua napoletana nelle sue canzoni “Vorrei arrivare a sdoganare del tutto l’uso del napoletano nel mercato discografico. Non sono semplicemente un rapper napoletano, sono un rapper e basta”.
Un rapper dalle grandi ambizioni capace di portare con il suo slang l’immagine dell’America, dei campi di basket nel Bronx circondati grandi palazzi, le auto decappottabili sulla Highway1 di Los Angeles, i spettacoli prima delle grandi finali sportive, insomma immagini che lo stesso Emanuele prima del successo ha sognato componendo le sue rime.
Possiamo solamente aspettare questo lavoro che siamo certi sarà pirotecnico e porterà il Nostro rapper sempre più sul tetto della musica internazionale per un 2022 ricco di grande musica.
E Voi siete pronti ad atterrare in America con Geolier?
Articolo a cura di Antonio Borzacchiello!