Ciao Vero, Benvenuto a questa nostra chiacchierata insieme a noi di Exclusive Magazine, partiamo dalle presentazioni : il nome “Vero” quando e come è nato?
Il nome vero è nato in un momento di bugie, non riuscivo più a rispecchiarmi in nessun artista ed è stato ciò che mi ha dato il coraggio di espormi. I fan del rap di oggi più che mai hanno bisogno della verità , oggi sono tutti “attori” ma i racconti quelli veri…sono quelli che lasciano il segno.
Da poco è uscito “Americano” il tuo nuovo brano ce ne parli raccontandoci cosa troviamo di americano e cosa di italiano in questo brano
Non so bene cosa rispondere a questa domanda, ma una cosa la so: il mercato ci spinge ad apprezzare tutto ciò che proviene oltreoceano, ma noi italiani siamo sempre stati all’altezza in tutto e Americano è un mio modo di dirlo. Oltre al sottolineare il fatto che oggi l’Hip hop Americano è una cultura che sta prendendo sempre più piede nei rioni di Napoli.
Nel ritornello ci canti “voglio vestire come un vero criminal” . Quale è L’ abbigliamento a cui fai riferimento?
“Onore e stile come un vero criminale”: con tutto il rispetto ma credo che oggi ce ne siano pochi di veri “criminali” e credo che per fare questa scelta di vita , bisogna avere anche un certo onore e un certo stile, cosa che oggi non vedo in nessuno.
Sempre nel brano “vince solo chi non si droga” hai visto personalmente perdere qualcuno a causa della droga?
Io sono nato a SCAMPIA e per 10 anni la mia vita quotidiana era quella di vedere cose da 3º mondo. Se ho visto qualcuno morirne? A Scampia 15 anni fa era cosa da tutti i giorni. In particolare il mio ricordo va a Genny, un mio amico che in seguito all’assunzione di una droga da locale ci ha lasciati prestissimo.
Se ti diciamo “zona 8” ci rispondi?
Zona 8 è il fulcro, la zona con più Arte e cultura di tutta Napoli purtroppo abbandonata all’anarchia da sempre. In futuro vorrei fondare scuole e associazioni gratis per i giovani che vogliono affacciarsi alla cultura hip hop e alla musica.
Cosa ci dobbiamo aspettare nel breve termine dalla tua musica?
Ho tante sorprese, ci saranno tante collaborazioni e in particolare una che uscirà a breve con una delle leggende del rap europeo-internazionale, della zona 8 come me.
Quale è stato il momento nel quale le musica ti è stata più d’aiuto?
È stata la musica a cercarmi: avevo 15 anni e sono stato arrestato ingiustamente, la musica faceva parte della mia vita già da un paio di anni ma l’avevo abbandonata , non mi dava da mangiare e non ci vedevo un futuro. Poi per sfogo con la mia chitarra da 50€ ai domiciliari iniziai a scrivere e non mi sono più fermato.
Avere un team al giorno d’oggi pensi sia essenziale per poter emergere nel mercato musicale?
Avere un team nel mio caso è importantissimo., sono uno che fa tutto da solo, pianificazione, produzione, scrittura ecc. Ma ho voluto con me la mia famiglia e i miei fratelli perché la questione morale è sempre la più importante, questo mondo accumula tanto stress e rabbia in noi artisti, serve qualcuno con cui parlarne.
Domanda extra musicale: la ricetta della felicità quale?
Descrivici esattamente la ricetta con ingredienti, preparazione e tempi di cottura
Io credo che la ricetta della felicità sia diversa per ognuno di noi, nel mio caso la mia felicità è quella di poter un giorno riuscire a fare un tour tutto mio dove sarà dato tanto lavoro alla gente del mio posto, non voglio lasciare nessuno fuori! La felicità è essere nel posto giusto, nel momento giusto, con la serenità giusta. Non contano i beni materiali, quelli sono di passaggio!
Per concludere questa nostra chiacchierata in nostra compagnia di invitiamo a salutare e ringraziare chi vuoi ! Grazie per il tempo che ci hai dedicato!
Ringrazio tutti i ragazzi e la redazione di Exclusive magazine per questa opportunità, ringrazio chi mi ha fatto male e oggi mi ha reso un mostro, ringrazio ogni mio amico che ascolta la mia musica e soprattutto ringrazio la 167 mafia. Non mollate mai!🥷