Dopo il successo ottenuto 1 anno fa con “GVESVS”, Guè sceglie di salire in cattedra proponendo un progetto tanto inatteso quanto fondamentale in questo momento per la scena Hip-Hop nazionale. Il titolo dell’album era già stato annunciato dallo stesso artista nell’intro del brano “Lifestyle” contenuto all’interno del Mixtape “Fastlife 4”: “Yeah, Madreperla”.
“Madreperla” è distribuito da Universal Music e Island Records ed ha già superato tutti i record di Guè legati agli stream, nel primo giorno di pubblicazione, complici anche i nomi degli artisti con i quali Mr Fini ha collaborato.
Le produzioni del nuovo progetto sono state affidate a Bassi Maestro, il quale è riuscito a proporre, attraverso una ricerca dei suoni mirata e scrupolosa, 12 beat curati nei minimi dettagli. Il lavoro svolto da Bassi Maestro e Guè è percepibile fin dalla prima traccia intitolata “Prefissi”, entrambi hanno sentito il bisogno e la successiva esigenza di riportare la musica Rap degli anni ’90/’00, modernizzando questi suoni attraverso una ricerca accurata di sample in grado di trasportare ogni ascoltatore di qualsiasi età, in un viaggio unico, tra il passato e il presente del genere con il quale entrambi si sono fatti conoscere, l’unico comune denominatore che caratterizza “Madreperla”, il RAP.
Ogni brano racconta una delle tante sfaccettature che compongo il genere che caratterizza il disco, come ad esempio nella seconda traccia in collaborazione con Paky, intitolata “Tuta Maphia”, all’interno della quale sonorità Street si alternano a barre che ricordano il Gangsta Rap degli anni ’90. Segue nella tracklist il brano “Mi Hai Capito O No?”, il quale riprende l’omonima cover eseguita da Ron del brano “I Can’t Go for That (No Can Do)”.
Il quarto brano rappresenta la Hit di “Madreperla”, “Cookies N’ Cream” con i featuring di Anna e Sfera Ebbasta. In questo pezzo 3 artisti di 3 differenti generazioni si confrontano su una beat coinvolgente e scorrevole, il quale riesce a catturare l’ascoltatore. Notevole come ogni “ospite” si sia adattato alla base Rap, sia Anna che Sfera riescono ad esaltarsi proponendo strofe d’impatto che calzano alla perfezione. Seppur l’artista di Cinisello abbia interpretato una sola strofa della durata di 30 secondi circa. Che sia una strategia di marketing indirizzata prettamente per TikTok, affinché la strofa possa essere usata nei video entrando in tendenza sul social citato?
Il quinto brano si intitola “Need U 2Nite” in collaborazione con Massimo Pericolo, segue “Léon (The Professional)”.
La settima traccia del disco si intitola “Free” ed è interpretata da Guè, Marracash e Rkomi. All’interno di questo singolo i tre artisti trovano un perfetto equilibrio tra testi, voci e suoni, il risultato è unico ed inimitabile, confermando quanto di strabiliante e positivo fatto da ognuno di loro negli ultimi anni. Contrariamente a quanto ascoltato fin’ora, Marra e Rkomi si invertono i ruoli, il primo si propone in un ritornello Rap che ricorda alcuni brani con cui si è imposto nel Rap Game, il secondo invece propone una strofa che viaggia in bilico tra il Rap con cui si è fatto conoscere e il Pop con cui è esploso, consacrandosi definitivamente.
Seguono nella traklist i brani “Mollami Pt.2”, “Lontano Dai Guai” featuring Mahmood e la Hit co-prodotta da Shablo e Bassi intitolata “Chiudo Gli Occhi” nel quale è stato utilizzato il sample del famoso brano dei Tiromancino “Amore Impossibile”, inoltre ritroviamo nel ritornello la voce non accreditata di Rose Villain.
Chiudono il cerchio delle collaborazione Benny The Butcher, rapper americano, componente dei collettivi Griselda e Black Soprano Famiglia nel singolo “Da 1k In Su” e Napoleone, giovane artista emergente partenopeo, nell’ultimo brano intitolato “Capa Tosta”.
Una delle frasi più rappresentative del progetto è contenuta all’interno della seconda strofa di “Need U 2Nite”:
“Corre così veloce il passato
che non puoi superarlo
Nemmeno se sei Jacobs
ci resti imprigionato
Ho paura del futuro e penso al peggio”
“Madreperla” rappresenta un punto cardine per la carriera di Guè e per la storia del Rap italiano, considerando l’impeccabile lavoro svolto da Bassi Maestro nelle produzioni e la spontaneità con cui Cosimo Fini è riuscito a rappare coinvolgendo un pubblico sempre più vasto e variegato.
Recensione a cura di Niky Fabiano!