- Sentendo il nuovo brano possiamo affermare sia un brano con all’interno una componente più introspettiva, più calma e quieta nel volersi parlare profondamente; possiamo dire sia così?
- Assolutamente sì, nell’ultimo periodo sono stato molto osservatore del mondo nella mia musica, raccontando cosa io vedessi intorno, cosa percepissi, mentre con questo brano ho voluto parlare più direttamente a me stesso, scoprirmi, percepire cosa avessi dentro
- Parlando dell’immaginario dato al video, alla copertina ed al canvas del brano, come mai è stato scelto un pupazzo? Cosa rappresenta?
- Tutto quest’immaginario si andrà a comprendere con l’uscita del disco, ma volevamo utilizzare il simbolo della mascotte per definizione, di qualcuno che deve nascondersi rispetto a ciò che sta vivendo, mostrarsi sempre felice anche quando non lo è, ed è un po’ come mi sono sentito io nell’ultimo periodo, dove dovevo sempre essere felice per ciò che stava accadendo attorno a me; ci siamo chiesti principalmente “cosa fa la mascotte quando non fa la mascotte?”, e ci siamo risposti appunto a come spesso non sia sempre così felice e spensierata come dev’essere quando deve mostrarsi in pubblico
- In che momento della tua carriera ti senti? Dove ti vedi tra 5 anni?
- La cosa principale sulla quale voglio focalizzarmi è lo studio, a livello completo, non soltanto di canto, ma come showman, quindi mi sento in un momento della carriera dove voglio migliorare e sviluppare quella mia componente. Per quanto riguarda il futuro mi affascina molto il cinema, mi piacerebbe fare l’attore o il regista, anche se comunque nel mio piccolo lavoro sempre a stretto contatto con gli autori dei video, perché è qualcosa che mi affascina e che voglio gestire
- Per quanto riguarda la produzione del brano invece com’è nata?
- E’ nata in Sardegna, col mio produttore Jvly, lui si è messo a suonare ed io ho fatto sopra un po’ di mumble, abbiamo registrato qualche appunto e quando siamo tornati a Milano l’abbiamo terminata aggiungendo tutto il necessario. Questo spesso e volentieri è il nostro modus operandi, raramente lavoriamo che mi manda i beat e ci scrivo, spesso e volentieri siamo assieme e lavoriamo al brano totalmente assieme
- Tra poco più di un mese ci sarà il tuo evento al Fabrique, il 10 di Dicembre; come stai vivendo quest’attesa?
- Non vedo l’ora, mi manca tantissimo stare sul palco, proprio perché negli ultimi mesi sta anche cambiando la percezione il modo in cui mi sento accolto dai miei fan e dalle persone, è sempre più caloroso, è sempre più umano, e non vedo l’ora di riscoprire quest’energia sul palco del Fabrique, potendo cantare i nuovi brani assieme a tutti i fan.
Intervista a cura di Samuele Meante!