Pensieri e Parole sulle nuove uscite settimanali della New Music Friday.
Devo dire che i primi due posti in playlist mi hanno sorpreso. Non tanto per la qualità dei brani ma perché l’algoritmo e i Super Editor sembrano d’improvviso pervasi dal buonismo pre natalizio e la selezione tutto sommato non è male.
1. Quando Nevica di Elisa: “Ma poi sorridi angelico, Quando mentirai io ti crederò, E poi te ne andrai come al solito”. Non so quale sia effettivamente il significato di questa canzone per Elisa. So che è una canzone a cui ognuno può dare il proprio significato. Quello che è certo è che si tratta di una bellissima Canzone con la C maiuscola. D’altronde la combine Durdust Calcutta è tipo una miscela esplosiva, una sorta di TNT per la musica italiana in un momento di totale sbandamento. La dimostrazione che non tutto è perduto e che si può ancora sperare in un ritorno della musica leggera e d’autore. Voto 10
2. Poi di Fulminacci e Pinguini Tattici Nucleari: l’artista dalle due anime, quella sensibile e quella ironica, fa goal con una squadra vincente insieme ai Pinguini che si confermano una certezza per il campionato musicale italiano. “Hai lasciato le lenti a contatto da me. E non so se ci vedi più. Non si mischiano mai i cazzi tuoi con i miei” . Non è difficile giocare con la leggerezza, con l’ironia e al tempo stesso raccontare la vita con semplicità. Che bella canzone. Ha un unico difetto: dura poco e ti lascia con la voglia di riascoltarla. Voto 9
3. Mare aperto di Mara Sattei: premetto che non è un artista che mi fa impazzire e normalmente non le presto attenzione. Non ho l’età, direbbe Gigliola Cinguetti. La cantante che piace tanto alla Gen Z presenta un singolo che mi pare leggermente più maturo. Forse sta crescendo, anagraficamente parlando. La prod è di Enrico Brun che personalmente stimo e ritengo molto competente e aggiunge al brano un tocco di pop italiano che piace. Voto 6.5
4. Ray Liotta di Emis Killa e vari feat: se cercate Emis Killa su internet trovate questa definizione “ Pop Rap”. E indubbiamente è un rapper appartenente alla storia di questo genere musicale. E parimenti lo è Jak La Furia (forse anche di più). Perché scrivo questo; perché in questi giorni sto conducendo una personale battaglia contro i testi dei trapper eccessivamente sessisti e anche contro quelli che a prescindere i testi a volte violenti hanno commesso gravi reati specie nei confronti di altre persone: a qualsiasi titolo o ragione. Cone diceva ieri Paolo Giordano in un talk social, va bene tutto, l’amicizia, il senso di appartenenza ma il “giustificazionismo” a tutti i costi non va bene, Non credo che Emis Killa abbia mai sparato a qualcuno e il suo scendere in campo in difesa di colleghi cui magari avrebbe dovuto invitare ad essere meno impetuosi, posso solo giustificarlo in nome appunto della amicizia e della appartenenza. E’ padre e non credo che realmente possa accettare e giustificare atti violenti anche se commessi in nome di una palesata “difesa”. Detto ciò e al netto di alcune citazioni spinte ma non eccessive come altri casi vi stupisco dicendo che il brano comunque suona e che alla fine Baby Gang (cambia nome per favore) non ha scritto barre violente ma piuttosto rappresentanti momenti della sua vita. Non sono uno che condanna a prescindere. Voto 7.5
5. Io ti conosco di Gianmaria e Madame: quando ci mezzo c’è Madame io divento imparziale. Per me è lei la cantautrice italiana n.1. Lo è più di tanti “maschi”. Il brano ha molto stile, a tratti fiabesco e si percepisce che è una collaborazione non studiata a tavolino ma frutto di una amicizia tra i due artisti rappresentata in una sorta di dialogo che piace e cattura l’attenzione dell’ascoltatore. E poi anche la presenza di Bias nella produzione si sente e si percepisce. La sua è una firma stilistica che oramai rappresenta un marchio di identità. Voto 8
6. Effetti Speciali di Bnkr44: se aspettiamo che Davide Caucci sbagli nella scelta e nello scouting di artisti nel genere Indie / pop potremmo diventare vecchi e perdere la funzione uditiva. Davide ha una innata capacità di sviluppare progetti che funzionano e i Bunker Quarantaquattro ne sono l’ennesima conferma. E non è un caso il loro passaggio alla finale di Sanremo Giovani. Questo tipo di musica fa bene al nostro paese, fa bene ai giovani, fa bene alla cultura. E poi si tratta di un collettivoç e non è una cosa di poco conto. Anzi. E la dimostrazione che ancora bisogna credere nella aggregazione tra giovani e nella capacità di condivisione di un progetto che se ben gestito premia. Voto 7.5
7. Venere di Asteria un testo che mi piace. Parla di fragilità e celebra l’amore. Mi ripeto nel dire che oggi la playlist mi sorprende molto. Ma dovrebbe sorprendere discografici e la stessa piattaforma. Il brano racconta anche l’imperfezione e magari ci ricorda che non siamo perfetti nemmeno nel gestire managerialmente e discograficamente le nuove leve della canzone perché ce ne sono di artisti bravi come Asteria ma non sempre gli concediamo una opportunità. Voto 7.5
8. Campioni in Italia di Geolier è lui il King, altro che ca**i! Per me in questo ragazzo si è reincarnato il primo Pino Daniele, quello che ho amato da Terra Mia e fino a Mascalzone Latino, in una versione contemporanea e moderna che comunque conserva molti tratti dello stile di Pino. Geolier, mi permetto di esprimere una opinione personale, non dovrebbe fare feat! Non gli servono: è lui che serve afli altri. E’ un ragazzo che esprime una capacità di scrittura e interpretazione che deve rendere orgogliosa Napoli di avergli dato i natali e tutto il sud per aver ritrovato un cantautore moderno e classico allo stesso tempo. Il brano mi piace solo quando canta lui pur premettendo che adoro il lavoro produttivo fatto per lui da Dat Boi Dee, un po’, scherzosamente parlando, il suo James Senese. Voto 8 ma da solo avrebbe meritato 10.
9. Red&Blue di Artie 5ive e Rondodasosa: nell’intro pensavo ci fosse Lil Manzi con il suo claim GRRR BA, poi ho scoperto che invece qualcuno se ne è appropriato. Mi avrebbe meravigliato visto che Manzi è l’autore di Gaia Bianchi e che tra lui e Rondo non si capisce se corra buon sangue. Il titolo invece potrebbe essere un modo per stemperare la tensione creata da questa moda copiata ali americani di distinguersi in una contrapposizione di colori? Shiva il rosso e Rondo il blu (che mi auguro davvero non sia stata la causa di ciò che è accaduto nello studio di Shiva e per la cui conseguenza oggi è detenuto). Al netto di queste considerazioni Rondo a me piace. Non è un artista per il mercato italiano. Non capisco perché non prenda definitivamente la decisione di trasferirsi all’estero anche discograficamente parlando. Il brano è ben costruito ed entrambi hanno una voce che “ sti ca**i”. Complimenti alla prod di Ddusi e Nko. Voto 8.5
Tutto sommato nelle prime 9 posizioni nemmeno una sufficienza o insufficienza. Non male direi.
A cura di Angelo Calculli!