Il 29 novembre abbiamo partecipato all’ultima tappa milanese del “Souvenir in da Club Tour” di Emma, tenutasi ai Magazzini Generali. Per presentare il suo ultimo album, uscito il 13 ottobre, Emma ha scelto un contesto diverso dai grandi palchi, preferendo radunare il suo pubblico in spazi più piccoli, come i club che compongono le tappe di questo tour. Questa scelta nasce dall’esigenza di un contatto ravvicinato con i suoi ascoltatori e dalla ricerca di una maggiore intimità, che nei momenti più concitati dello show si trasforma in vero e proprio contatto.
Emma appare sul palco con una minigonna rossa fuoco che ben si addice al suo spirito. La sua è una precisione tutta da rocker, riuscendo a calibrare alla perfezione un uso della voce più ruvido e sporco a uno più pulito e cristallino, come nel pezzo con Lazza “Amore cane”. Sarebbe stata una bella sorpresa vederli insieme sul palco, ma non ci sono stati ospiti in questa serata. Si susseguono brani iconici del suo repertorio come “Non è l’inferno” o “Amami”, che vengono cantati come veri e propri inni da tutto il parterre, fino ai nuovi successi come “Taxi sulla luna”, “Sentimentale” o “Iniziamo dalla fine”.
Tra una canzone e l’altra, Emma dialoga con le prime file e non manca di esporre la sua posizione su temi importanti, come la violenza sulle donne o la guerra israelo-palestinese, dimostrando come l’arte possa anche essere politica. Durante “Non è l’inferno”, è comparsa sui led la scritta “Cessate il fuoco”, mentre in “Io sono bella” si alternavano frasi tratte dal testo come “Fammi godere adesso” all’immagine 3D di un busto femminile somigliante a una statua di Venere. Emma si è sempre mostrata attenta al dibattito sulla parità di genere e sull’espressione della libertà sessuale e sentimentale, portando le sue idee sopra e fuori dal palco.
Il momento più chiacchierato, però, è stato quello dello stage diving. È una delle poche cantanti italiane che ha il coraggio di buttarsi sulla platea e di abbandonarsi a quello che poi definisce “un limone” con un ragazzo del pubblico. “La gente si scandalizza per un limone, che male c’è, è una dimostrazione di amore; se potessi, bacerei tutto il mio pubblico”. Uno dei meriti più alti di Emma è proprio quello di avere un rapporto così diretto con i suoi ascoltatori da diventare fisico; ribadisce: “Io mi fido del mio pubblico, altrimenti non mi ci butterei”. Se dopo tanti anni è ancora una delle artiste più influenti del panorama musicale italiano, è proprio per questa sua dedizione, per il fatto di non risparmiarsi mai, a limite di essere eccessiva o sgraziata, ma dopotutto, le vere rockstar non sono mai state composte.
A cura di Giuditta Cignitti!