Ciao Marco e benvenuto a questa nostra chiacchierata insieme partiamo con le domande facili, come stai?
Bene, e sereno ❤️
Da poco è uscita “n’atu poco ‘e te” cosa rappresenta per te questa canzone?
Lo step diversivo e successivo della mia carriera.
Ci sono dei retroscena musicali e non dietro a questo Brano!
Se si chiamano retroscena tali devono rimanere segreti 😝
Ci si abitua mai ad avere i propri brani con milioni di ascoltatori?
No, e sempre un continuo WOW! Ma voglio sempre di più!
Nel brano sentiamo “perché il resto non mi piace” cos’è che proprio non riesci a sopportare?
In questo brano questa parola rappresenta l’unicità a cui è chi la sto dedicando, e là si può dedicare.
Nella vita non sopporto l’ipocrisia, la falsità, e il finto buonismo.
Il brano è dedicato a Napoli, cosa ti ha dato questa città e cosa pensi di aver dato tu a lei?
Lei a me fin troppo, io a lei ancora troppo poco.
Secondo te quali sono le cause che portano il dialetto napoletano e la conseguente scena ad essere a l’unica a riuscite ad emergere riuscendo a non doversi “piegare” alla lingua italiana?
Perché il napoletano è vero, verace. Passionale, sintetico “ subito c’è facimme capi “
Progetti futuri? Qualche spoiler?
Non posso ma state attenti 👀
Guarderai Sanremo? Se si, per chi farai il tifo?
Ovviamente, Emanuele che siamo fratelli, e merita di vincerlo. ed Emma che ci seguiamo e stimiamo ❤️
Ti ringraziamo per il tempo che ci hai dedicato e per concludere questa nostra chiacchierata insieme ti invitiamo a salutare e ringraziare chi vuoi. Ti auguriamo il meglio
Un abbraccio a voi e grazie tante 🙏
Intervista a cura di JdOnTheBeat!