Ciao Don Said, ti ringraziamo veramente per l’opportunità. Per iniziare ti vorrei chiedere come stai?
Per scaramanzia non dico che sto bene però sicuramente le cose stanno cambiando! Non è stato scontato per me tornare così, ci è voluta tanta forza di volontà e un profondo dialogo con me stesso.
Il tuo stile è uno dei tuoi punti di forza, musicalmente da quali generi musicali ti senti rappresentato?
Principalmente dal rap/trap, metal e grunge ma essendo catanese già da piccolo sentivo alla finestra le robe neomelodiche e ci sono dischi incredibili, quella roba è italiana.
Pensi mai a cosa saresti stato se non fossi ciò che sei stato?
Non avevo molte scelte, mettiamola così.
Ho avuto il piacere di conoscerti anche di persona, sia live che nelle tue canzoni segui il tuo stile e ciò che sei. Quanto importante è, secondo te, essere se stessi in questa vita?
Essere se stessi è difficile perché significa sbagliare, che però significa imparare. Puoi anche recitare una parte non tua ma non capirai mai un cazzo del film della tua vita. Puoi spaccare anche se sei milionario e puoi fare cagare anche se sei un criminale, il personaggio è un prolungamento della persona non qualcosa che inventi di sana pianta.
“OPS” è il titolo del tuo ultimo singolo, quanto spesso ti capita di dire questa parola? Pensi che da dei “OPS” possano nascere delle grandi cose?
Sì l’ho detto tante volte nella mia vita soprattutto quando registravo, ma anche di cazzate ne ho fatte parecchie. Non so come sono ancora vivo ma sicuramente ho imparato tante lezioni e credo di essere una versione migliore di me.
“Sono profumato anche se esco dalla merda”, potresti spiegarci questa strofa?
Sempre per tornare al discorso del non fingere: io vengo veramente dalla merda, non parlo tanto di strada che quella sono stato abbastanza intelligente da capire subito che non porta a tanto di buono, anche se forse proprio da quel contesto ho trovato la forza e le competenze necessarie per vivere e poter parlare con chiunque; parlo più dell’aspetto mentale: ho passato dei brutti momenti, ne sono uscito profumato.
Piccolo spoiler per chi ti segue: hai altri progetti in ballo? Entro fine anno ti vedremo uscire con qualcos’altro?
Fine anno non lo so, non credo, ma fra poco farò il compleanno magari riesco a fare un regalino, non so se in ritardo o in anticipo.
Nel tuo ultimo post, tra i ringraziamenti, ti ringrazi… quanto sei fiducioso in te stesso?
Alla fine dei conti, sei sempre solo con te stesso: non puoi fidarti di qualcuno se prima non ti fidi del tuo io. Un po’ come l’amore.
Il beat della song spacca, l’ho messo prima in macchina e mi vibrava tutto… quale pensi sia il posto migliore per ascoltare il tuo pezzo e le tue canzoni? Quando le realizzi pensi già a quando le farai live?
Io vivo per i live e spero di farla presto dal vivo, faremo i pogo più larghi d’Italia.
Ti ringrazio veramente per questa bellissima chiacchierata, per finire ti chiederei di salutare tutti coloro che ti hanno dato una mano per questo progetto.
Ringrazio Pluggers, Pulp, la mia famiglia e tutti i miei amici. Non faccio nomi, già sapete. Siete la mia vita.
Intervista a cura di Perseo Gatti!