Ciao Kevin, ti ringraziamo per il tempo che ci dedichi. Per iniziare vorrei chiederti come stai?
Sto bene, finché faccio le mie cose sto bene. Quando mi perdo non so più se sto bene o male, in questo momento invece posso dire che sono contento e felice. Questo è un bel periodo, finché riesco a fare la mia musica, è tutto positivo.
Una delle prime cose che dici nella Song è quella che sai cosa significa il “grano”. Per te questa cosa quanto può farci dannare nel corso della nostra vita?
Il grano fa dipendere da tante cose, ci si dipende per il cibo e le cose essenziali, soprattutto nelle difficoltà. Il grano ha un certo peso, è 24 su 24 il pensiero di una persona. Il denaro ci può far dannare tanto. Qualcuno arriva a fare quello che fa per i soldi, io voglio farli con l’arte, con la musica.
Quanto è importante, secondo te, essere veramente se stessi nella propria vita?
È tanto real, è quello che dimostri davanti alla faccia delle persone. L’immagine che dai poi si riscontra dal vivo, essere real è una cosa spontanea. Io scrivo di me, di quello che vedo e che sento, cerco di farlo alla mia maniera. Quando incontro qualcosa che fa il mio stesso mestiere, prima della musica io guardo la persona. La musica la collego dopo.
Nella Song dici che tuo padre ti ha insegnato a non avere paura e tua madre a chiedere scusa, secondo te è più importante avere le palle sotto oppure saper ammettere un proprio errore e poi chiedere scusa?
Entrambe le cose, vanno di pari passo. Non devi aver paura di chiedere scusa, ci vuole coraggio. Io per la maggior parte delle volte ho pagato, sono stato condannato per aver fatto del male. Ho ragionato su questo male che ho fatto e questo mi ha portato a crescere.
“Veneto” è il nome della traccia, come mai questa scelta?
Il Veneto non è mai stato caldo caldo come adesso, ora soprattutto con la salita di mio fratello Tony Boy. C’è chi c’è dà tanto, Nex spacca tutto, c’è stato Jamil, Mambo, Bosa, ora il Veneto è caldo e serviva un pezzo fresco con una persona che ha sempre martellato e che mi ha ispirato, Nex. Questo pezzo è per i veneti ma anche per tutta l’Italia perché deve capire che il Veneto c’è.
Come nasce il feat con Nex Cassel?
C’è il rispetto. Non è solo una questione musicale, noi ci rispettiamo nella vita vera, lui è una persona stupenda, ne capisce di vita, sa stare con i giovani. Lo metti in un gruppetto di 20enni ed è il top, sa consigliarti, ci puoi sempre parlare.
Col tuo flow pensi di essere più un artista italiano o americano?
Il mio flow è alieno, io sono anche francese, africano, cinese, internazionale. C’è chi non lo capisce ma lo capirà. Il mio flow è fresco, lo studieranno all’uni forse. Non puoi trovare in qualcun’altro il mio flow.
Che significato ha la copertina? Potresti spiegarcela? Come nasce l’idea di realizzarla così?
Nella copertina c’è il leone, bandiera che rappresenta il Veneto, poi c’è l’alta marea che rappresenta più Venezia. Tanti simboli e la nostra faccia, perché ce la mettiamo sempre.
Pensi mai a ciò che saresti stato se non avessi fatto ciò che hai fatto? Sei fiero di te stesso?
Sì, ora che sto facendo la musica sì. Prima no, avevo troppe cose in testa, sai quando sei una testa calda e sei per anni in un determinato contesto di vita è difficile uscirne anche dopo che vieni arrestato. Quando fai due cose contemporaneamente non riesci a dare il 100%. Quando hai meno distrazioni e vuoi crescere e costruire, dai tutto te stesso e sei felice.
Ti ringrazio veramente un casino per la bellissima chiacchierata. Per concludere ti chiederei di salutare tutti coloro che ti hanno aiutato per realizzare questo progetto.
Ringrazio tutti, uno ad uno dal primo all’ultimo. La famiglia mi sta vicino e mi sta salvando, non vi deluderò.
Intervista a cura di Perseo Gatti!