- Inizio della carriera:
- Come hai scoperto la tua passione per la musica fin da piccola?
- Qual è stato il momento più significativo nel tuo primo palco al “Festival dei piccoli” a 8 anni?
– Ho scoperto la mia passione quando ero davvero molto piccola, avevo più o meno 6 anni ed in TV c’era un programma in cui dei bimbi cantavano. All’improvviso sono scoppiata a piangere correndo da mia mamma e alla sua domanda “Ale ma che succede, perché piangi!?” Risposi disperata: “ Perché vorrei tanto andare lì! Voglio fare anch’io la cantante!!” Da quel momento ho iniziato a cantare e non ho più smesso!
– Il momento più significativo del primo Festival Dei Piccoli lo ricordo ancora … è stato durante le prime prove tutti insieme, quando mi fu assegnata la parte da solista che avrei dovuto cantare. Mi batteva il cuore fortissimo e ricordo che fu la prima volta in cui pensai “davvero dovrò cantare questo da sola davanti a tutta quella gente?” E ammetto che a volte lo penso ancora, questa affermazione non mi ha abbandonata nel tempo😂
- Il nome d’arte “Alessya”:
- Come hai deciso di adottare il nome “Alessya”? C’è una storia particolare dietro a questa scelta?
- Come reagisce il pubblico quando spieghi il motivo dietro al nome?
– Ho deciso di adottare questo nome, in realtà questa lettera, la *Y*, per distinguermi. Potrà sembrare banale ma all’inizio quando suonavo agli eventi live molte persone mi avvicinavano chiedendomi un contatto social, con il mio vero nome ovviamente non mi trovavano mai come primo risultato. Così ho deciso di chiamarmi Alessya con la Y …proprio così come viene detto.
– Le persone reagiscono quasi sempre stupite a questo aneddoto, spesso pensano, dai miei colori, che io non sia italiana ed associano “conlay” ad un cognome straniero, questa cosa mi fa troppo ridere ma succede davvero spesso!
- Esperienze live:
- Puoi raccontarci qualche esperienza memorabile che hai vissuto durante le tue esibizioni nei club esclusivi della Campania?
- Qual è stata la reazione più emozionante che hai ricevuto dal pubblico durante un concerto?
– Potrei raccontarvi davvero tante esperienze memorabili, ma quella indimenticabile in assoluto fu quando ho cantato per la prima volta in un club una canzone scritta da me ed ancora inedita. Nessuno la conosceva oltre a tutti i miei migliori amici che cantavano a squarciagola mentre le altre persone curiosamente ascoltavano… la serata più emozionante è stata invece quella in cui un gruppo di ragazzi mi chiesero di fare foto e autografi… ero incredula!
– ”Ehi buongiorno” è un pezzo che ho scritto in lingua inglese nel 2019 e parla di come il mondo abbia iniziato a ribellarsi a noi. Non avevo nessuna intenzione di tradurlo in italiano né di pubblicarlo, ma dopo lo scoppio dell’epidemia Covid mi sono sentita una veggente perché in effetti la canzone sembra parlare proprio di quello ed ho deciso di pubblicarla!
- Primo singolo “Ehi Buongiorno”:
- Come hai sviluppato e scelto il tuo primo singolo inedito? Qual è il significato dietro il brano “Ehi Buongiorno”?
- Qual è stata la tua reazione alla risposta positiva del pubblico e al successo sui social media?
– Quando mi sono accorta che alle persone stava piacendo sono rimasta senza parole. Era agosto non potró mai dimenticare la valanga di followers che mi sommerse all’improvviso mentre ero in vacanza… ovviamente come immaginavo tutti pensavano che avessi scritto il pezzo post covid e quindi rispondevo a molti messaggi spiegando la mia “” predizione””
- “TORNO SUBITO” e il 65° Festival di Castrocaro:
- Come è nata l’ispirazione per il brano “TORNO SUBITO” e come è stata la tua esperienza al “65° Festival di Castrocaro”?
- Come hai gestito il successo del brano, con oltre 100mila streams durante l’estate?
– ”TORNO SUBITO” l’ho scritta poco dopo. L’ho lasciata poi nel famoso “cassetto” per qualche anno senza darle molta importanza. Un giorno di ritorno da un Club mi accorsi di aver predetto ancora una volta in una canzone ciò che poi mi era successo quella stessa notte e quindi di nuovo tutto da capo. Sono corsa dopo poche ore dal mio migliore amico Marco Marzo e insieme abbiamo buttato giù una bozza pop del brano. L’ho poi portato ad Ames che l’ha fatta brillare come la sentite oggi.
– In realtà per me è stato tutto molto “naturale”, nel senso che non ho mai pensato di essere arrivata a qualche punto o livello alto. Mi sono emozionata molto, sono stati mesi intensi e pieni di soddisfazioni soprattutto quando l’ho cantata poi live, in particolare al Festival di Castrocaro dove ho avuto la possibilità di farla conoscere anche agli altri concorrenti che venivano da tutta italia. Di questa esperienza conservo un ricordo bellissimo e delle amicizie speciali che si sono portate avanti nel tempo!
- Nuovo singolo “SOLO DI NOTTE”:
- Puoi condividere la storia dietro il tuo ultimo singolo “SOLO DI NOTTE”? Qual è il messaggio che vuoi trasmettere con questa canzone?
- Qual è la differenza principale tra questo brano e i tuoi lavori precedenti?
– SOLO DI NOTTE racconta la storia di un desiderio: avere la possibilità di urlare al mondo una storia d’amore che fino a quel momento si ha avuto il coraggio di vivere solo durante la notte. È una lotta continua tra se stessi, con le proprie paure, come quella “di lasciare l’armatura” e quelle dell’altra persona. Avevo bisogno di dare voce alle mie emozioni, mi sono sempre chiesta se ci fosse qualcun altro bloccato nelle situazioni come quelle che mi capita di vivere … buttando giù la prima bozza e ascoltando i feedback dei miei amici più stretti, mi sono resa subito conto che era il momento di “gridare” ciò che stavo provando e smettere di tenere tutto dentro per la paura di non essere ascoltata.
– La differenza tra “SOLO DI NOTTE” e tutti i miei lavori precedenti è che questa volta il brano rispecchiava esattamente come mi sentivo in quel momento della mia vita. Senza predizioni😂 avevo bisogno di condividerla per liberarmi di questo grido.
- Progetti futuri:
- Cosa possiamo aspettarci dal tuo prossimo tour? Ci sono delle tappe o città che attendi con particolare entusiasmo?
- Hai anticipazioni sui nuovi brani che stai lavorando e che presto saranno pubblicati?
– Sicuramente nel prossimo tour ci saranno momenti entusiasmanti, specialmente quando dovrò cantare nei dintorni della mia città e ci saranno tutti i miei amici che sono i miei primi sostenitori assoluti . – Una piccola anticipazione sul prossimo brano possiamo darla: sarà una canzone pop ma diversa da quello a cui siete abituati. Ancora più intima e vedrete una Y un po’ più indifesa.
- Processo creativo:
- Come affronti il processo creativo nella stesura dei tuoi brani? Quali sono le tue fonti di ispirazione?
- Come bilanci il lato creativo della tua musica con gli aspetti pratici della carriera musicale?
– Le mie fonti d’ispirazione sono principalmente le esperienze mie e delle persone che mi stanno intorno, in particolare il modo in cui si affrontano determinate circostanze e situazioni. Mi piace osservare i comportamenti e trasformarli in musica: tutto inizia così e finisce in studio da Ames, dove “giochiamo” con i suoni finché quelle idee non diventano canzoni.
– L’ultima è davvero una bella domanda. In realtà l’aspetto pratico e quello creativo per me sono la stessa cosa. Cioè, mi spiego meglio, sono scalini della stessa scala. Se la creatività è contaminata da emozioni e vissuti veri e condivisibili da tutte persone che mi ascoltano, allora sicuramente l’aspetto pratico sarà entusiasmante, faticoso… senza dubbi, ma entusiasmante.