Ciao Jvli, grazie per il tempo che ci dedicherai per rispondere alle nostre domande, partiamo da una facile ma non troppo : come stai ?
Grazie a voi, sto bene, stanco ma felice.
È un periodo molto pieno e frenetico che sto cercando di godermi il più possibile.
Da poco é uscita “Ho voglia di te” in collaborazione con Emma & Olly, sono nati prima i loro testi o il tappeto musicale ?
È nato tutto insieme, un pomeriggio di marzo in studio con Olly e Paolo Antonacci.
Con loro c’è una grande intesa ed è stato un pomeriggio fantastico.
In cosa Jvli si discosta da Julien ?
In realtà sono abbastanza la stessa cosa.
Il mio lato lavorativo aiuta tanto il me della vita privata e viceversa.
Non so se questo sia un pregio o un difetto, ma sono fatto così, non riesco ad usare JVLI per fingere un qualcosa che non sono.
Ad oggi con l’avvento dei social per un artista é più facile emergere o restare sulla cresta dell’onda ?
Secondo me restano due cose molto complicate, anzi, con l’avvento dei social è diventato tutto molto più rapido e ‘usa e getta’.
Il mio credo infatti è quello di fare le cose con calma, molta calma, poco per volta, passo dopo passo, senza bruciare nessuna tappa e senza andare di corsa.
Come ti fa sentire che milioni di persone hanno nelle loro orecchie le tue strumentali ?
È una cosa che spesso non realizzo neanche.
È difficile immaginare che una canzone che hai scritto e prodotto in quattro mura venga ascoltata così tanto ogni giorno da così tante persone.
In parte, realizzo solamente durante i concerti, quando vedo le persone che cantano a squarciagola le canzoni che ho prodotto, quella è una sensazione indescrivibile.
Tornando a “Ho voglia di te”, ritroviamo Olly, con il quale ultimamente hai lavorato più a stretto contatto che con altri artisti, cosa vi ha legato così tanto ?
Non so neanche dirti cosa ci abbia legato così tanto. Ogni tanto nella vita ci sono quelle persone con cui arrivi ad avere un rapporto stupendo senza neanche accorgertene.
Abbiamo condiviso tantissima vita extralavorativa e questo secondo me è stato fondamentale.
Ci siamo conosciuti ‘solo’ 4 anni fa e sembra di conoscerlo da una vita.
Abbiamo due caratteri completamente opposti e forse questa è la forza della nostra amicizia, ci sono giornate in cui ci vediamo in studio e ci asciughiamo a vicenda in chiacchiere di qualsiasi tipo. Aprirci così tanto e parlare di qualsiasi cosa ogni giorno ci ha reso sempre più uniti.
Credo infatti che la musica che siamo arrivati a fare al giorno d’oggi sia il risultato di tutto questo nostro ‘vivere insieme’.
Nella tua carriera artistica senti di avere più rimpianti o rimorsi ?
Questa è una domanda tosta.
Il mio primo tatuaggio che ho fatto dice ‘essere libero costa soltanto qualche rimpianto’ che è una frase di una canzone di Vasco Rossi a cui sono molto legato.
Sono andato via di casa a 17 anni, ero tanto giovane ed ingenuo, ho preso tantissime decisioni rapidamente e questo mi porta ad oggi ad avere tantissimi rimpianti e rimorsi.
Penso sia il prezzo da pagare, no?
Però sono felice così, sto cercando di fare pace con il mio cervello, mi sto davvero impegnando per essere sereno e per apprezzare questa vita che ho sempre sognato.
Puoi darci qualche spoiler sui prossimi progetti dove sentiremo le tue note ?
Non posso dire troppo ma sto lavorando tantissimo, forse non sono mai stato così tanto in studio come in questi ultimi mesi.
Da settembre in poi usciranno molte cose a cui ho dedicato davvero tanto tempo.
Sto consegnando tutto proprio in queste settimane, non vedo l’ora di potervi raccontare di più.
Domanda extra musicale ma non troppo “sembrerà strano ma ho voglia di te” . Di cosa o di chi Julien ha bisogno per essere a pieno se stesso ?
Sto cercando di capirlo anche io, non è così facile come sembra, o perlomeno, ancora non l’ho capito.
Devo dire che come mi sento in studio, ciò che provo quando suono e scrivo canzoni è un qualcosa che non trovo in nessun’altra situazione della mia vita, è davvero inspiegabile.
Questo è il bello e il brutto della nostra vita perché poi alla fine nella vita privata ne paghi le conseguenze.
Per concludere questa nostra chiacchierata insieme ti invitiamo a salutare e ringraziare chi vuoi. Grazie ancora del tempo che ci hai dedicato
Ringrazio davvero con tutto il cuore le persone che hanno la pazienza di starmi vicino ogni giorno, dalla mia famiglia ai miei amici, alle persone che lavorano con me e per me.
Ci tengo a spendere due parole in più sui miei amici, perché senza di loro negli ultimi anni non avrei trovato la forza di fare ciò che invece sono riuscito a fare. Abbiamo creato un gruppo straordinario che è benzina giornaliera per la mia vita. Grazie!
Intervista a cura di Jean Denis Marchiori!