Ciao Petit e grazie per il tuo tempo! Innanzitutto, come stai? Immagino tu sia molto emozionato per l’uscita del nuovo singolo.
Sono molto emozionato. È un momento un po’ strano. Quando esce un pezzo è sempre una bella sensazione, ma c’è sempre quel poco di ansietta.
Dal primo spoiler che hai lasciato sui social, tra l’altro subito grande successo tra gli utenti, sembra che in Lingerie tu parli quasi di amore come un sentimento ricco di controsenso, passione e sofferenza. Cosa ci puoi dire?
Si. Dico che è una cosa che ho immaginato perché non l’ho vissuto appieno. Però, avendo una storia, ho provato a immedesimarmi e ho raccontato cose che possono accadere in una relazione, tra alti e bassi. È una cosa che magari può rappresentare un po’ tutti.
Quindi se con Mammamì ci hai fatto ballare, con Lingerie vuoi farci riflettere.
Esatto.
A proposito di questo, quando è uscito il tuo primo EP a maggio hai detto che lì c’è tutto di te, tutte le tue sfaccettature. Adesso con Lingerie senti di aver fatto uscire qualcos’altro, qualcosa di inedito che fino ad ora non avevi ancora espresso?
È stata la prima canzone che ho scritto dopo Amici e sono sicuramente maturato tanto. Lo ritrovo proprio nella scrittura, anche a livello di struttura e un po’ in tutto il processo.
Parlando proprio di Amici, qual è il momento che più ti è rimasto nel cuore e cosa ti ha lasciato quell’esperienza?
Amici è un grande passaggio per un artista. Mi ha insegnato molto. Ho davvero imparato tantissimo e ho cercato di prendere tutto quello che potevo, anche a livello di performance, di live, di scrittura. Mi sono allenato tanto, mi sono messo in gioco. Sicuramente ti forma tantissimo.
Nonostante tu sia molto giovane, potresti vantare già delle collaborazioni importanti. L’ultima il remix di Mammamì con Fred De Palma e SLF. Cosa significa per te?
È bellissimo, soprattutto poter collaborare con artisti importanti che rispetti e ascoltavi già prima di iniziare. È una bella cosa sapere che loro apprezzano quello che fai, è un grande passo avanti.
Potremmo considerarti un artista “multiculturale”. Mamma di origini francesi, papà di origini napoletane, tu sei nato a Roma…tante radici diverse che convergono in un’unica identità musicale. Sei legato ad una di queste in particolare oppure senti che tutte ti ispirano alla stessa maniera?
Io penso che tutte facciano parte di me, ognuna in modo diverso. Del francese ho preso il sound, mentre del napoletano più la musicalità, la melodia e anche il modo di scrivere.
Noi abbiamo finito! Non possiamo che augurarti il meglio non solo nella musica, ma anche nella vita. Prenditi questo ultimo spazio per fare una dedica e ringraziare chi vuoi.
Ringrazio tutte le persone che mi hanno sostenuto e ci hanno creduto dall’inizio. E niente…ascoltate Lingerie!
Intervista a cura di Chiara Cardamone!