L’attaccante del Sunderland è entrato in campo mano nella mano con il bambino di 5 anni affetto da neuroblastoma: l’abbraccio durante l’inno ha commosso Wembley.
Un gesto semplice, spontaneo. Assolutamente naturale. Come un abbraccio al proprio migliore amico. Così il piccolo Bradley definisce Jermain Defoe, che ieri è tornato a indossare la maglia della Nazionale dopo 4 anni. L’attaccante del Sunderland ha fatto il suo ingresso in campo tenendo per mano il bambino di 5 anni affetto da neuroblastoma.
Bradley ha il cancro ed è un malato terminale. E la sua amicizia con il calciatore inglese è iniziata proprio in una camera d’ospedale. Da diversi mesi Defoe, insieme ai compagni di squadra, ha sposato la causa del piccolo tifoso. Lo va a trovare a casa e lo accompagna alle sedute di chemioterapia. Grazie alla quotidiane donazioni sono stati raccolti quasi 2 milioni di sterline. Le cure sono costose, ma i genitori di Bradley continuano a lottare.
Mano nella mano, Jermain e Bradley sono entrati sul terreno di Wembley davanti al resto della squadra. E durante l’inno dell’Inghilterra, mentre tutti cantavano, il bambino si è girato per abbracciare il suo idolo e miglior amico. Un gesto che ha commosso il tempio del calcio.