Partiamo dalle domande semplici : Chi sei ?
Ho iniziato da writer nel 1996 per poi dedicarmi subito dopo alla scrittura dei testi.
Sono un calabrese convinto e contento di esserlo che ama la sua terra con i suoi pregi e difetti.
Sicuramente più vecchio rispetto alla media attuale dei rappers che ci stanno in giro con i miei 36 anni suonati, ma questa è sempre stata una scelta consapevole poiché prima di espormi e proporre la mia musica, volevo avere la certezza di non fare troppo schifo! E poi, nei panni di spettatore ci stavo comodo!
Sul tuo canale you tube troviamo canzoni anche in dialetto, come mai questa scelta ? Non credi che questa opzione precluda una parte di pubblico ?
Ovviamente limita notevolmente quello che potrebbe essere la tua cerchia di ascoltatori, ne sono consapevole, ma certi argomenti e concetti trovano la massima espressione proprio in dialetto. Credo che in italiano non avrebbero avuto lo stesso impatto sull’ascoltatore. Sono un cultore del mio dialetto e sono sempre alla ricerca di termini ormai dimenticati da utilizzate nei miei testi. Sono dell’idea che il dialetto sia un patrimonio da difendere ed insegnare ai più giovani affinché non venga perduto col tempo.
Oltre a scrivere testi molto spesso ti autoproduci le basi per le tue canzoni, quale tipologia di strumentali riesce meglio?
Quando produco un beat non parto mai con un idea ben precisa di quello che sarà il risultato finale, vorrei precisare che non uso campioni, ma ogni suono e melodia nasce in fase di produzione. Amo i suoni classici, pianoforte, chitarra classica, ecc, però qualche volta mi ritrovo anche a sperimentare un po di suoni “moderni” se così vogliamo definirli, ma mi trovo a mio agio principalmente sui suoni classici. Non saprei dire quale tipologia di beat mi riesce meglio, questo é un giudizio che lascio all’ascoltatore.
Fare musica porta sicuramente via del tempo, tempo che si sarebbe potuto utilizzare per altre cose, in sintesi ti stiamo chiedendo quali siano i sacrifici che questa passione di ha portato ad affrontare
Mah, fare ciò che mi rende felice non è un sacrificio.
Ho sempre trovato il tempo da dedicare alla musica senza trascurare tutto il resto. Ovviamente, col tempo le cose cambiano ed il tempo da dedicare alle proprie passioni diventa sempre meno soprattutto se fare musica non è la tua fonte di sostentamento. Le priorità cambiano, ma comunque, credo che nulla potrà mai impedirmi di farlo, è una necessità più che una passione!
Domani la musica diventa illegale in tutto il mondo, che farai tu?