– Diamo il benvenuto a NIGRA tra gli amici di Exclusive Magazine, un forte e caloroso benvenuto ad uno degli artisti emergenti che piu’ ci ha colpito nell’ultimo periodo. Come stai e che momento artisticamente parlando è per te?
Grazie mille a voi, ci tengo a ringraziare tutto lo staff di Exclusive Magazie per la disponibilità e il calore che mi hanno dato da un po di tempo a questa parte, per me è un periodo artistico molto frenetico, ho appena finito di scrivere il mio primo disco che penso uscirà poco prima dell’estate 2020, interamente prodotto da Rhen, un producer di Roma che mi ha subito colpito per il suo approccio alla musica molto variante e pieno di influenze, e da Romeo Marchi detto “2K” diciamo che lui è stato un po come un Dr. Dre per me e altri ragazzi di Taranto, senza di lui non avrei fatto nulla. Un periodo artistico pieno zeppo di uscite e di produzione per me, anche perchè ci tengo a dare questa notizia in esclusiva, da Gennaio nascerà un’etichetta discografica fondata dal mio staff e da me in primis, che sarà consorella di Visory Records con la distribuzione sempre di Visory Records e Thaurus Publishing, quindi molto ma molto gasato per tutto ciò.
– Come ti sei approcciato alla musica e come ti approcci alla scrittura?
All’inizio ero super tecnico, conta che io scrivo da quando ho 10 anni. Ricordo che ascoltavo “Dogocrazia” e volevo a tutti i costi essere come i Club Dogo e Marracash in quel periodo, diventai poi fan del Midwest Rap e quindi iniziai a voler fare tutti i tecnicismi possibili e immaginabili, iniziai a prendere ispirazione dai D12, Tech N9ne, 50 Cent, Dr. Dre e soprattutto mi ricordo anche Snoop Dogg nel periodo “Doggumentary”. L’avvento della Trap, che prima veniva chiamato anche Dirty South, arrivò molto prima per me, ricordo che era il 2012-2013 se non sbaglio ma prima anche senza volerlo avevo già rappato su sonorità simili. Vivemmo insieme alla mia vecchia crew tutto quel periodo di Ace Hood, Hustle Gang, la Morte di Doe B che all’epoca era uno dei trapper per eccellenza, MMG molto prima che questa corrente arrivò in italia, e il mio approccio alla musica cambiò, diventai più sciolto ma sempre pensando un po alla tecnica perchè all’epoca nessuno sapeva bene come farlo. Oggi con l’avvento dell’emotrap il mio approccio è cambiato di nuovo, ho anche un alterego(Rockabilly Baby) che porto avanti in concomitanza con Niccolò e Nigra. Sono molto più sciolto e ancora più diretto quando scrivo, non rinnego nulla ma i tempi sono cambiati e chi non cambia facendo e ricercando sempre qualcosa di nuovo e nuovi modi per esprimersi non si può definire un artista al 100%. Pensa che ora vado anche a scuola di Canto e di ballo.
– Abbiamo appena visto che il 6 uscirà il tuo nuovo singolo, cosa ci dobbiamo aspettare?
Non vedo l’ora che esca davvero, il pezzo è un mix tra il mio Emotrap e la Vaporwave che la Rosa Gang sta portando a Taranto rappresentandola al massimo. In realtà questo pezzo era anche già uscito tempo addietro ma senza di me, quando l’ho sentito ho detto nella mia testa “voglio esserci anch’io li sopra”. Il concetto che io voglio esprimere con ballo finale è proprio “Io non rappo, ballo”, mi piace molto quando ad esempio alcuni americani riescono davvero a cavalcare i beat quasi creando una seconda batteria con il loro flow su cui potresti anche ballarci, guarda per esempio i Migos o lo stesso Tupac, è questo il concetto che vorrei portare anche con questa canzone. Giovane Rosa & Raiulli poi sono due ragazzi di Taranto che hanno davvero spaccato negli ultimi tempi, li stimo molto, e sono anche umile nel dire che se non ci fossero stati loro la musica Urban a Taranto sarebbe stata solo Freestyle e Jam provinciali con qualche special guest proveniente dal paleolitico.
– Preferisci scrivere sul blocco note dell’iPhone o vecchia maniera su quaderni?
– Nella playlist spotify di Nigra non deve mancare…
Vi racconto un aneddoto interessante, non ascolto musica su Spotify o su altre piattaforme, uso ancora mettermi le canzoni sul telefono come quando c’erano gli mp3, lo so è strano ma mi fa più protetto e crea un legame affettivo con le canzoni che ascolto, comunque non deve mai mancare oramai Post Malone, Lil Mosey, Maroon 5, Ed Sheeran, Lady Gaga e Juice Wrld.
– Tu che arrivi da Palagiano, e sei nato a Taranto, è davvero così difficile per un’artista del sud partire dalle province per poi arrivare alle industrie discografiche?
Se non hai agganci si, quando ascoltavo Tech N9ne o Krizz Kaliko o altri della Strange Music, rimasi affascinato dalla qualità con il quale lavorano, loro non hanno mai avuto grosse etichette alle spalle, ne radio ne grosse propagande fino a qualche anno fa, ma puntavano appunto molto sulla qualità e nessuno e dico nessuno aveva la loro qualità, sia nei beats, nei packaging, e nell’organizzazione in generale delle cose neanche la più grande major poteva batterli in questo. Se vieni dal sud come me hai fame, e neanche una famiglia benestante può togliertela, punto anche io molto sulla qualità e cerco sempre di fare le cose mettendoci del mio meglio, non a scrivere ma a creare un qualcosa di unico che può andare oltre un passaggio in radio. Con questo non voglio dire che l’indipendenza è la strada giusta, però ho vissuto anni da indipendente e ancora oggi non mi sento tutelato troppo, per le mie cose ho sempre fatto e faccio tutto da solo e un po di ossa sul campo te le fai.
– Ti ringraziamo per la disponibilità e la professionalità, grazie da parte di tutta la redazione di Exclusive Magazine, è stato un piacere averti con noi.
Grazie a voi, al vostro staff e a tutti i lettori di Exclusive Magazine, a presto.