Molti lo conoscono per le sue hit “Click” e “Quanto sei bella”, altri per il dissing a Babaman, altri ancora per quello a Mondo Marcio. Cristiano Zuncheddu, in arte Entics, è sempre stata una figura presente attivamente nel panorama hip-hop italiano sia per quanto riguarda la musica ma anche nell’ambito del writing. Il suo genere musicale (come più volte dichiarato da lui stesso) non è il rap come molti pensano, bensì è definibile dancehall reggae o raggamuffin.
Entics si avvicina alla scena rap italiana per la prima volta nel 2010, anno in cui è chiamato a cimentarsi nella stesura di diversi ritornelli e strofe di altri artisti fra i quali Gué Pequeno e Fabri Fibra. Quest’ultimo in particolare si è occupato della sua crescita mediatica ed artistica, portandolo con se nel “Controcultura Tour” e producendo il suo album di maggior successo “Soundboy” (2011), che debuttò nella posizione numero 4 della classifica italiana.
Un anno dopo il grande successo di “Soundboy” esce “Carpe Diem”, coi singoli “Strade d’estate”, “Non vogliono che canti” e “Lungo la strada”, che raggiunge nuovamente la quarta posizione in classifica.
Dopo questo disco, la carriera musicale di Zuncheddu andò via via verso il declino, e di questo accuserà anni dopo tramite il suo profilo Instagram la Sony, colpevole di non aver sponsorizzato a dovere le sue uscite. Non sono mancati inoltre problemi con lo stesso Fibra che viene attaccato in “Patti Chiari” (2014), canzone presente nell’album “Entics TV 3” e con sonorità molto simile al singolo “Bang Bata” dell’omonimo gruppo. Entics per l’occasione decise di chiamare Vacca, storico rivale di Fabri Fibra, e di concedergli una strofa all’interno del brano. Fibra viene accusato di essere poco professionale in quanto produttore e di non farsi alcuno scrupolo quando ci sono di mezzo dei profitti. La canzone è contornata in continuazione da accuse velate al pubblico, ma a quanto pare ben chiare ai diretti interessati.
Nel 2017 esce il suo ultimo album “Purple Haze”, anch’esso marchiato Sony, un album contenutisticamente maturo, considerato da molti fans il migliore, ma sprofondato alla quarantottesima posizione in classifica.
Nel 2018 la sua produzione musicale è pressoché nulla, limitandosi a far uscire qualche singolo.
Entics da questo momento in poi decide di voler svoltare pagina, di dover cambiare vita, appendendo “per il momento” il microfono al chiodo.
Non sono poche le polemiche che vengono alimentate dal suo profilo Instagram, dove spesso risponde ad alcune domande dei fans. Si dice spesso dispiaciuto di come siano andate a finire le cose con Fibra, affermando che ai tempi era solo “un ragazzino con la voglia di spaccare il mondo” e che spesso è necessario giungere a compromessi. Sembra avere comunque un atteggiamento di distacco nei confronti della scena rap e di alcuni rapper, rispondendo con un’ironia punzecchiante ad alcuni quesiti in merito, spesso infastidito dai seguaci che aspettano un suo ritorno musicale.
Ma l’Entics odierno sembra avere una sola cosa per la testa, un unico progetto per lui molto importante: con una parte del capitale guadagnato, ha deciso di sposarsi e di aprire un Tattoo Shop a Milano, di cui è proprietario e tatuatore. Sulla sua pagina infatti non troviamo più alcun riferimento alla musica, al passato e al suo precedente mestiere, ma soltanto numerose fotografie di tatuaggi da lui realizzati. Molto spesso si muove lungo lo Stivale per venire incontro ad alcuni fans che vorrebbero farsi tatuare dal loro idolo, ma che per motivi logistici non riescono a raggiungere Milano. La sua passione per i tattoo è sempre stata evidente fin dai primi tempi, essendo il suo corpo adornato da infiniti disegni ed avendo dedicato ad essi anche il pezzo “Sulla pelle”.
Pertanto, l’artista non sembra essere intenzionato al momento ad un ritorno, “più avanti” dice “si vedrà”.
Articolo a cura di Francesco Lobina!